I chioschi dei giornali, a Genova, potranno vendere anche piccoli snack e bibite, ma niente slot machine e videolottery. Lo ha deciso la giunta comunale, con una delibera, proposta dall’assessore
I chioschi dei giornali, a Genova, potranno vendere anche piccoli snack e bibite, ma niente slot machine e videolottery. Lo ha deciso la giunta comunale, con una delibera, proposta dall’assessore allo Sviluppo economico, Emanuele Piazza, che punta la carta del rilancio proprio sui tradizionali, e in crisi, chioschi dei giornali. Che diventeranno, equipaggiati dal Comune con materiali gratuiti informativi, 170 presìdi capillari sul territorio per informare e promuovere eccellenze, eventi, itinerari o semplicemente informazioni sulla città di Genova e dintorni a turisti e visitatori.
La delibera stabilisce con chiarezza la ripartizione dello spazio nei chioschi: il 60% della superficie dovrà essere dedicata a giornali e riviste, il restante 30% potrà ospitare altre merci. Quali? «Caramelle, gomme, ciccolatini, patatine, snack, bibite in tetrapack o bottigliette di plastica», indica il documento. Categoricamente esclusi saranno: installazione di distributori automatici, slot machine, video lottery e vendita di abbigliamento, animali, preziosi, armi, esplosivi, prodotti da porno shop, bibite alcoliche o in contenitori di vetro.
Poichè i chioschi sono posizionati su aree comunali, con la concessione del suolo, Tursi autorizzerà, grazie a questa nuova norma, automaticamente, anche la vendita di snack e bibite da passeggio.
PressGiochi