Il Ministro dell’economia e delle finanze, con lettera in data 14 febbraio 2020, ha trasmesso, ai sensi dell’articolo 1 della legge 4 agosto 1955, n. 722, la richiesta di parere parlamentare
Il Ministro dell’economia e delle finanze, con lettera in data 14 febbraio 2020, ha trasmesso, ai sensi dell’articolo 1 della legge 4 agosto 1955, n. 722, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto ministeriale per l’individuazione delle manifestazioni da abbinare alle lotterie nazionali da effettuare nell’anno 2020.
Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell’articolo 143 del Regolamento, alla VI Commissione (Finanze), che dovrà esprimere il prescritto parere entro il 21 marzo 2020.
Il Ministro Gualtieri, si legge nel decreto del Mef, ha deciso che per il 2020 la lotteria nazionale ad estrazione differita che verrà indetta sarà solamente la Lotteria Italia con eventuale abbinamento a trasmissioni televisive e radiofoniche, confermando così la scelta già fatta l’anno scorso.
Scelta vincente quella di eliminare tagliando ‘Gratta e vinci’ – A fronte di un decremento della raccolta di circa il 19% – si legge nel decreto del Mef – registrato nell’ultima edizione che ha avuto luogo il 6 gennaio 2019, il saldo tra l’incasso derivante dalla vendita dei biglietti (34.777.300,00 euro) e le spese sostenute (6.404.300,00 euro) ha dato luogo ad una quota di utili erariali e alla corrispondente quota da destinare massa premi pari ad euro 14.186.500,00, realizzando un incremento di circa il 20% rispetto ai risultati conseguiti nella precedente edizione.
Tali effetti sono verosimilmente attribuibili all’eliminazione del tagliando ‘Gratta e vinci’ dal biglietto della Lotteria Italia 2018, a seguito dell’entrata in vigore del divieto di pubblicità di gioco di cui al decreto Dignità. Ciò ha verosimilmente comportato da un lato una contrazione delle vendite dovuta anche al mancato ‘rigioco’ delle vincite con esso conseguite e , dall’altro, un risparmio di spesa correlato all’assenza dei premi della lotteria istantanea abbinata di circa 12 milioni di euro.
Tali circostanze hanno determinato una rilevante crescita sia della quota di utili erariali, sia della quota da destinare a massa premi finale; con un conseguente, apprezzabile diminuzione della pur necessaria integrazione a carico del Bilancio dello Stato.
L’analisi dei risultati conseguiti sono alla base della proposta di confermare anche per l’anno 2020 la sola Lotteria Italia, l’unica che si ritiene possa comunque avere un potenziale riscontro positivo, anche in termini erariali, svincolata come di consueto da qualsivoglia evento o progetto e collegata con trasmissioni televisive e/o radiofoniche.
PressGiochi
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