16 Novembre 2024 - 10:51

Ice 2020. Watson a PressGiochi: “L’industria del gambling deve creare cultura della prevenzione”

Londra- Parlamentare per quasi 20 anni, durante i quali è stato anche ministro alla Digitalizzazione e i servizi per il cittadino, ed esponente di spicco del partito laburista britannico, Tom Watson ha

04 Febbraio 2020

Londra- Parlamentare per quasi 20 anni, durante i quali è stato anche ministro alla Digitalizzazione e i servizi per il cittadino, ed esponente di spicco del partito laburista britannico, Tom Watson ha rinunciato a candidarsi lo scorso anno per motivi personali. Ma continua a essere considerato un esperto e una voce importante del mondo politico nell’ambito delle imprese innovative.

Dopo il suo intervento ad ICE Vox, i seminari che si svolgono parallelamente alla manifestazione londinese ICE, Press Giochi lo ha intervistato sul futuro del gambling dopo Brexit.

 

48 ore fa la Brexit è stata ufficialmente approvata. La domanda è d’obbligo: cosa potrebbe cambiare nel mondo del gambling? 

 

Per prima cosa, devo dire che come ex parlamentare considero che il Regno Unito abbia fatto un terribile errore a lasciare l’Unione europea. In ogni caso, adesso serve avviare dei negoziati tecnici e al momento per gli operatori c’è molta incertezza. Credo che in questa situazione, purtroppo, non saranno molti i ministri che si occuperanno del settore del gambling come sarebbe necessario.

 

Quindi c’è di che preoccuparsi? 

Non penso che ci sia motivo di preoccupazione.

 

Lei sa che l’Italia ha la regolamentazione più rigorosa d’Europa, e forse del mondo. Il Regno Unito, al contrario, è sempre stato visto come il Paese della libertà d’impresa, senza escludere quelle del gioco. Da alcuni anni, i due Paesi sembra che stiano cercando un modello che sia una via di mezzo tra gli estremi. Pensa che la collaborazione tra i regolatori potrà continuare anche dopo Brexit? Per esempio lo scambio di informazioni, lo scambio di esperienze..

 

Noi abbiamo avuto un modello regolatorio poco equilibratocon degli eccessi e poca prevenzione. Per i casinò, ad esempio, sono sempre state previste norme molto restrittive mentre il gioco on line presenta aspetti molto più delicati.

Il trucco, per me, è di riuscire a creare una cultura nella quale ognuno è consapevole dei rischi e viene informato su come difendersi. L’industria deve avere l’obiettivo di creare una cultura collaborativa per impegnarsi soprattutto nella prevenzione.

 

Quindi, la collaborazione internazionale non finirà per l’uscita dall’Ue? 

Condividere le informazioni per le imprese comporta un vantaggio. Le autorità potranno fare degli accordi di collaborazione nel reciproco interesse. Non vedo dove sia il problema”.

 

 

 

PressGiochi

×