Nel corso dei servizi di tutela della salute pubblica predisposti dal Questore di Catania dott. Mario Della Cioppa, nei giorni scorsi agenti della Squadra Amministrativa della Divisione di Polizia Amministrativa
Nel corso dei servizi di tutela della salute pubblica predisposti dal Questore di Catania dott. Mario Della Cioppa, nei giorni scorsi agenti della Squadra Amministrativa della Divisione di Polizia Amministrativa della Questura di Catania, unitamente a personale del Dipartimento di Prevenzione – Servizio Igiene alimentare e nutrizionale di Catania, hanno effettuato un controllo presso un famoso bar di Catania in pieno centro storico.
Oltre alle sanzioni emesse per la gravissima mancanza di igiene riscontrata all’interno del laboratorio di preparazione alimenti, il titolare del bar è stato denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per la violazione dell’art. 110 1° comma TULPS, in relazione all’art.17 TULPS, in quanto non esponeva la tabella dei giochi proibiti nella zona riservata alle slot machine, essendo stato anche “contravvenzionato” ai sensi dell’art. 180 co. 1 e 2 del Regolamento di Esecuzione, in riferimento all’art. 221 bis co. 2, del Testo Unico Legge di Pubblica Sicurezza, per la mancata esposizione del listino dei prezzi e della licenza.
Sempre nell’ambito dei servizi predisposti dal Questore di Catania, medesimo personale della Squadra Amministrativa della Divisione di Polizia Amministrativa della Questura di Catania ha effettuato un controllo presso una sala scommesse sita in Catania centro.
Durante il controllo, venivano trovati due computer utilizzati da altrettanti avventori i quali, in modalità “online”, giocavano alla slot machine. Pertanto, al titolare veniva contestata la violazione di cui all’art. 110 c.9.lett.F quater del TULPS. (che sanziona chiunque, sul territorio nazionale, produce, distribuisce o installa o comunque mette a disposizione, in luoghi pubblici o aperti al pubblico o in circoli o associazioni di qualunque specie, apparecchi destinati, anche indirettamente, a qualunque forma di gioco, anche di natura promozionale, non rispondenti alle caratteristiche previste dalla legge) punita con la sanzione amministrativa pari a 10mila euro per ogni computer, oltre al sequestro amministrativo degli apparecchi.
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