Le fusioni tra grandi operatori degli ultimi anni sta creando economie di scala ma, allo stesso tempo, un alto livello di burocrazia interna, che limita la flessibilità delle aziende ad
Le fusioni tra grandi operatori degli ultimi anni sta creando economie di scala ma, allo stesso tempo, un alto livello di burocrazia interna, che limita la flessibilità delle aziende ad adattarsi ai cambiamenti del mercato. Al contrario, operatori di medie dimensioni che hanno risorse più limitate possono concentrarsi sulle esigenze specifiche del momento adottando decisioni in tempi piuttosto brevi, in grado di soddisfare le esigenze del mercato in modo tempestivo. Anche nel 2020 continueranno le fusioni che hanno caratterizzato il mercato nel 2018 e nel 2019. Tuttavia, il cambiamento radicale è che le normative sul gioco d’azzardo di paesi come l’Italia stanno creando barriere all’ingresso a operatori di piccole / medie dimensioni aumentando i costi e creando un ambiente normativo che solo i grandi operatori possono permettersi.
Lo afferma Giulio Coraggio, avvocato dello studio internazionale DLA Piper guardando agli scenari possibili nel settore del gambling europeo.
La logica alla base di tale cambiamento – spiega il legale – è che per il legislatore un numero più limitato di operatori è più facile da controllare. Al contrario, ci sarà meno concorrenza per gli operatori ma i giocatori pagheranno di più per la stessa qualità del servizio. Allo stesso tempo, credo che il mercato nero crescerà dopo anni di lotte contro di esso.
Se nel 2019, quello degli Stati Uniti era il nuovo mercato cui guardare, nel 2020 saranno la Germania e i Paesi Bassi i mercati più entusiasmanti.
Va detto che in Germania e nei Paesi Bassi il regime delle licenze durante l’ultimo decennio non è molto cambiato. Nel corso dell’ultimo anno sono state avviate procedure contro gli operatori che offrono i loro giochi ai giocatori olandesi, il che ha portato al cosiddetto “periodo di riflessione” in cui non saranno in grado di richiedere una licenza di gioco olandese. Inoltre, le autorità tedesche hanno già sottolineato che i fornitori di scommesse sportive sul mercato tedesco non saranno più tollerati senza una licenza di scommesse sportive tedesca. Piuttosto, le autorità tedesche del gioco d’azzardo si aspettano che i fornitori di scommesse sportive che continuano a operare nel mercato tedesco richiedano velocemente una licenza se non vorranno essere vietati.
Il regime tedesco delle scommesse sportive terrestri e online è in vigore dal 1 gennaio 2020 e da questa data gli operatori possono richiedere una licenza. L’entrata in vigore delle normative olandesi sul gioco d’azzardo era invece prevista per gennaio 2020, ma è stata rinviata di un anno a gennaio 2021. Tuttavia, il Parlamento ha annunciato nell’ultimo anno diverse disposizioni che stabiliranno il regime applicabile. Per essere pronti per l’apertura del mercato del gioco d’azzardo olandese, gli operatori dovranno svolgere un considerevole lavoro nel 2020, ma è probabile che gli sforzi saranno ripagati.
Sul fronte dei contenziosi ci si aspetta invece un altro anno litigioso – afferma Coraggio.
I governi alla continua ricerca di ulteriori entrate fiscali dal gioco stanno introducendo limitazioni alle loro operazioni per proteggere “apparentemente” i cittadini, con misure come il divieto di pubblicità italiano che è stato persino contestato dal regolatore, AgCom. AgCom ha adottato linee guida che hanno cercato di rendere il divieto coerente con i principi costituzionali e le libertà dell’UE, ma il risultato è ancora molto controverso.
Allo stesso tempo, il continuo aumento delle tasse sul gioco d’azzardo in diverse giurisdizioni mostra una strategia a breve termine che danneggerà non solo gli operatori e i giocatori, ma anche le economie locali a causa della crescita del mercato nero.
In una situazione del genere, i tribunali rappresentano l’ultima speranza di trovare il giusto equilibrio tra queste limitazioni e il quadro normativo generale in cui l’industria del gioco d’azzardo opera. Vi sono ancora notevoli pregiudizi nei confronti del mercato ma si spera che i tribunali adottino un approccio maturo e rimedino agli errori commessi dai governi.