Toccante il messaggio di fine anno del vescovo di Cefalù, monsignor Giuseppe Marciante. Parole pesanti che si sono diffuse in tutti i paesi delle alte e basse Madonie. Un messaggio
Toccante il messaggio di fine anno del vescovo di Cefalù, monsignor Giuseppe Marciante. Parole pesanti che si sono diffuse in tutti i paesi delle alte e basse Madonie. Un messaggio di fine anno dedicato ai giovani della diocesi di Cefalù che hanno dovuto abbandonare la propria terra in cerca di lavoro e ai quali ha chiesto aiuto per coloro che sono rimasti. Nella lettera Marciante ha parlato di esodo, ma anche di caro biglietti, della piaga del gioco d’azzardo e del vagabondaggio in rete e del movimento delle Valigie di cartone, quello degli studenti “Si resti, arrinesci”.
Monsignor Marciante non manca di puntare il dito contro i rifugi dell’assenza di lavoro: la ragnatela del gioco d’azzardo e il “vagabondaggio” in rete. Ha anche parlato dei movimenti che “testimoniano il categorico rifiuto di ogni possibile forma, anche non voluta, di inerzia, di passività, di rassegnazione che potrebbe trasformare a breve le nostre comunità in silenziosi cimiteri.
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