24 Dicembre 2024 - 02:58

2019 bye bye! Il Gaming guarda al 2020 tra vecchie e nuove sfide…

La fine dell’anno rappresenta per tutti gli operatori del settore dei giochi e non solo, un momento di bilanci e valutazioni, ci si interroga sul lavoro svolto e sulla qualità

31 Dicembre 2019

La fine dell’anno rappresenta per tutti gli operatori del settore dei giochi e non solo, un momento di bilanci e valutazioni, ci si interroga sul lavoro svolto e sulla qualità dei progetti portati a termine in questi ultimi 12 mesi che sicuramente non sono sempre stati facili.

L’arrivo di un nuovo anno, apre la decade degli anni venti del secolo, e rappresenteranno sicuramente un decennio importante per il gaming, guardando anche al fatto che molti degli ultimi bandi che si sono svolti, e gli altri che sono in programma, avranno una durata novennale. Chissà, forse arriverà anche un riordino complessivo del gioco pubblico.

Per noi di PressGiochi, con il 2019 giunge a compimento il primo lustro della nostra attività. Un traguardo che festeggiamo con grande soddisfazione ed entusiasmo, con la carica giusta e la voglia di continuare a lavorare cercando di dar voce a tutte le anime di questa industria nel pieno rispetto di tutti.

 

Ma cosa ci lascia questo 2019? E, che cosa attende l’industria del gaming nei primi mesi del 2020?

 

Nell’anno che si è appena concluso, le principali novità che hanno riguardato il settere sono arrivate dal Parlamento.

 

Il 2019 è iniziato con il decreto in materia di Reddito di cittadinanza e Pensioni che aumenta la ritenuta sulle vincite del ‘10&Lotto’ e delle aliquote del prelievo erariale unico (PREU) applicabili agli apparecchi AWP, nuovi costi per il rilascio dei nulla osta di distribuzione e inasprimento delle sanzioni applicabili all’organizzazione abusiva dei giochi.

 

A luglio è entrato effettivamente in vigore il Decreto Dignità approvato nel 2018 che introduce il divieto di qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse, e il divieto alle sponsorizzazioni di ‘eventi, attività, manifestazioni, programmi, prodotti o servizi’ relativi all’azzardo. Un divieto ferreo, ammorbidito solo in alcuni aspetti dalle Linee Guida emanate dall’AGCOM (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) che ha salvato le comunicazioni business to business, le fiere di settore, il CSR, le comunicazioni “cause related marketing”, l’utilizzo del marchio e le comunicazioni di carattere informativo fornite dagli operatori presso i punti vendita.

 

Le novità più importanti come al solito arrivano a fine anno, dove Decreto fiscale e Legge di Bilancio hanno messo in cantiere una serie di novità che sono destinate a trasformare una parte importante del settore italiano, quello degli apparecchi da gioco, prevedendo un bando di gara sicuramente rivoluzionario.

 

Ma iniziamo vedendo il decreto fiscale:

– aumentando i costi, si prorogano le concessioni per Bingo e scommesse, rinviando di nuovo i bandi di gara in attesa che lo Stato possa trovare un compromesso con le Regioni, le quali negli anni hanno varato leggi che di fatto vietano la distribuzione dei negozi di gioco;

– viene istituito il Registro unico degli operatori del gioco pubblico, al fine di contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata nel settore e la diffusione del gioco illegale. Dal 1° gennaio 2020 tutti gli operatori che offrono giochi dovranno essere iscritti;

– al fine di rendere maggiormente tracciabili i flussi di pagamento, le società emittenti carte di credito, gli operatori bancari, finanziari e postali non possono procedere al trasferimento di denaro a favore di soggetti che offrono nel territorio dello Stato giochi e scommesse senza la concessione rilasciata da ADM;

– entrano in campo gli agenti sotto copertura. Dipendenti di ADM e delle Forze dell’ordine che avranno una disponibilità di 100mila euro per giocare e verificare l’esistenza di pratiche illegali;

– si dispone la chiusura dei punti vendita qualora il proprietario risulti debitore d’imposta unica, in base ad una sentenza, anche non definitiva. Non potranno gestire esercizi legati al gioco, invece, tutti quegli operatori economici che hanno commesso violazioni agli obblighi di pagamento delle imposte e tasse o dei contributi previdenziali.

 


 

Lotteria dello scontrino, al via dal 1° luglio

Dopo numerosi rinvii, partirà a luglio la lotteria dello scontrino. Lo strumento che il Governo vuole usare al fine di incentivare le persone a farsi rilasciare lo scontrino fiscale ogni qualvolta che acquistano un prodotto in un negozio. Vengono introdotte sanzioni per gli esercenti che non consentono al contribuente di partecipare alla lotteria e previsti nuovi premi, fino a un milione, per renderla più attrattiva. Sempre che riesca a partire!

 


 

Awp… finalmente Remote!

Entro la fine del 2020 dovrebbero diventare realtà, le nuove macchine da gioco connesse da remoto (Awp-R). L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha inviato a Bruxelles il decreto tecnico. Innovazioni tecnologiche che richiederanno nuovi investimenti alla filiera ma che permetteranno al mercato di traghettare l’offerta pubblica ad un livello di sicurezza e a un controllo superiori, in primis per chi gioca.

Con le macchine di nuova generazione potrà essere più efficacemente limitato l’accesso dei minori attraverso l’introduzione della tessera sanitaria, potrà essere verificato dagli enti locali il rispetto degli orari di accensione ed introdotte soluzioni tecnologiche per prevenire il gioco patologico, come la possibilità di definire limiti e tempi massimi di utilizzo, la visualizzazione di messaggi di alert, l’obbligo di esposizione dei  costi della partita, lo spegnimento automatico, etc.

 


 

SMART, l’app per monitorare l’offerta di gioco in tempo reale

L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nel 2019 ha messo a disposizione degli enti locali un’applicazione, denominata SMART (Statistiche, Monitoraggio e Analisi della Raccolta Territoriale del gioco fisico), che gestisce il monitoraggio a livello nazionale, regionale, provinciale e comunale dell’offerta dei vari tipi di gioco e la distribuzione dei punti vendita sul territorio. SMART è in grado di registrare le fasce orarie stabilite dalle normative locali e fornirà una rappresentazione cartografica delle zone in cui è stato rilevato un funzionamento al di fuori degli orari consentiti. Per il momento questa funzione può essere esercitata per le videolottery, anche se progressivamente sarà estesa anche a tutti gli altri giochi. Un po’ per volta…

 


 

Legge di Bilancio 2020 – Sono solamente due gli articoli dedicati al settore gambling, ma pesano quanto una riforma complessiva.

Si stabilisce un nuovo aumento delle tasse per le slot machine. Per le Awp, dal 1° gennaio 2020 il preu salirà al 23,85%, al 24% dal 1° gennaio 2021; per le Vlt salirà all’8,5% nel 2020 e all’8,6% dal 1° gennaio 2021. Il Payout scenderà rispettivamente al 65% e 83%. Una tassazione che pesa più del 70% e 55%. Forse l’asticella delle richieste del Governo al settore si è alzata un po’ troppo!

Cresce la tassa sulla fortuna. Dal 15 gennaio 2020, la tassa sulle vincite dei giocatori alle VLT è fissata al 20% per la quota delle vincite eccedenti il valore di 200 euro. Dal 1° marzo 2020, invece, si pagherà il 20% sulla parte di vincita che supera i 500 euro per lotterie come Win for life, Superenalotto e Gratta&Vinci.

Il nuovo bando di gara per le slot machine modifica il rapporto concessorio sia per quanto concerne la gestione della rete telematica alla quale gli apparecchi devono essere collegati, sia per quello che riguarda il modello distributivo, che viene articolato in due categorie di concessioni della durata di nove anni: una per la gestione degli apparecchi da gioco (cosiddetti AWPR e VLT) ed una per la concessione della gestione dei negozi nei quali collocare tali apparecchi. Nel corso dei lavori del Senato, il numero di licenze viene sensibilmente ridotto rispetto al parco macchine esistente: si parla di 200mila diritti per le Awp rispetto alle 365mila attuali, mentre per le Vlt si arriva a 50mila rispetto alle attuali 57mila macchine. I costi per ciascun diritto sono considerevoli: 1.800 euro e 18mila euro.

 

Non si prevede la possibilità per lo Stato di fissare regole uniformi su tutto il territorio nazionale per il collocamento dei giochi, superando i divieti stabiliti a livello locale. Aspetto che mette a rischio anche lo stesso bando di gara!

 


 

Intanto il mercato diventa sempre più mobile…

Il mercato europeo del gioco d’azzardo online è cresciuto dell’11%: da € 20 miliardi di entrate lorde (GGR) nel 2017 a € 22,2 miliardi di GGR nel 2018 (H2 Gambling Capital) pari al 23,2% del mercato totale del gioco d’azzardo dell’UE. L’Italia si posiziona al quarto posto nel GGR, pesa l’8,1% dell’intero mercato online. Le scommesse sportive sono state le attività di gioco online più popolari e nel 43% dei casi vengono effettuate da telefoni e tablet. Con il Decreto dignità, non potendo contare sulla comunicazione, le aziende  italiane mirano a trasformare i negozi di gioco in centri super interconnessi, dove si possono fare giocate da mobile e allo stesso tempo interagire negli shops. La gara (bando di gara) prevista in Manovra, prevede per l’online la messa a bando di 40 concessioni con base d’asta di 2,5 milioni. Limiti e costi che secondo gli esperti potrebbero comportare distorsioni del mercato, senza vantaggi per nessuno. Le attuali licenze di gioco online scadranno alla fine del 2022, quindi è difficile che vengano rilasciate licenze valide prima del 2023. Anche nell’online su profila un mercato per pochi, selezionati, players.

 


 

Bando Superenalotto, la concessione resta a Sisal per altri nove anni: è dal 1997, anno di nascita del Superenalotto, che il gioco è legato al gruppo guidato oggi da Emilio Petrone. Sisal ha spiazzato tutti raddoppiando la base d’asta e mettendo sul piatto una cifra senza precedenti: 222 milioni di euro e lo 0,5% di aggio contro i 130 milioni di Lottomatica (aggio all’1,5%) e i 100 milioni di Sazka (4,5%).

 

 


 

Esports, una promessa che stenta a decollare – Oggi in Italia l’eSport è seguito da 350mila persone al giorno. Le discipline preferite sono le simulazioni sportive, League of Legends o Dota 2, giochi di strategia come Starcraft, titoli come Fifa, Call of Duty, Fortnite e LoL. I seguaci italiani dell’esport crescono del 20% anno su anno. Ma questa disciplina, che attira anche il mondo del gambling, è ancora immaturo, deve crescere il numero dei player di livello internazionale. E le aziende vedono il settore con prudenza, visto che è seguito prevalentemente da minorenni.

 

 

 

 

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