Esprimo soddisfazione per l’approvazione, alla Camera dei deputati, dell’ordine del giorno, collegato al decreto fiscale, che “impegna il Governo a valutare l’opportunità di intervenire attraverso l’emanazione di provvedimenti in materia
Esprimo soddisfazione per l’approvazione, alla Camera dei deputati, dell’ordine del giorno, collegato al decreto fiscale, che “impegna il Governo a valutare l’opportunità di intervenire attraverso l’emanazione di provvedimenti in materia di disciplina dei giochi leciti”.
L’ordine del giorno – afferma Domenico Faggiani, Responsabile Tavolo nazionale Anci problematiche del gioco – cita espressamente l’Intesa raggiunta in sede di Conferenza Unificata e ricorda come l’importanza di tale documento sia stata, recentemente, richiamata dalla circolare del Ministero dell’Interno relativa alla sentenza del TAR Lazio del 5 febbraio scorso.
Il testo dell’ordine del giorno approvato si conclude con l’affermazione che “risulta dunque non più rinviabile il riordino di tutta la materia”. Un’affermazione, quest’ultima, pienamente condivisibile.
Come ho avuto modo di ribadire in più occasioni, occorre prevedere: una riduzione e riqualificazione di tutta l’offerta di gioco; adeguate misure di prevenzione rispetto al problema del disturbo da gioco d’azzardo; un generale riordino del prelievo fiscale; norme per un efficace contrasto al gioco illegale.
Una normativa nazionale che costituisca una cornice all’interno della quale, poi, vadano a collocarsi le varie leggi regionali (norme a tutela della salute del cittadino; attività di prevenzione del disturbo da gioco d’azzardo ecc.) ed i regolamenti comunali (programmazione della distribuzione dell’offerta di gioco sul territorio, individuazione degli orari degli esercizi nel rispetto delle norme di legge e d’intesa con Agenzia dogane e monopoli ecc.), dando così piena attuazione a quel principio di “leale collaborazione”, richiamato anche dalla sopra citata circolare del ministero dell’Interno.
Di seguito l’ordine del giorno a firma Angela Ianaro del M5S:
La Camera,
premesso che:
il provvedimento in esame contiene misure per esigenze fiscali e finanziarie indifferibili, anche mediante la lotta all’evasione fiscale e pertinente disciplina penale;
in particolare, il Capo II del disegno di legge in esame, che comprende gli articoli dal 24 al 31, contiene disposizioni in materia di giochi;
in particolare l’articolo 25 (Termine per la sostituzione degli apparecchi da gioco) interviene per prorogare il termine a partire dal quale non è più possibile rilasciare nulla osta per gli apparecchi amusement with prizes – AWP di «vecchia generazione», fissandolo al nono mese successivo alla data di pubblicazione del decreto ministeriale recante le regole tecniche di produzione dei nuovi apparecchi, che consentono il gioco pubblico da ambiente remoto (cosiddetti AWPR);
tale modalità presuppone l’utilizzo della connessione in rete come strumento di controllo che può, tra l’altro, inibire l’utilizzo delle macchine da gioco in particolari fasce orarie, prevedere l’attivazione di specifici alert contenenti avvertenze sui rischi connessi alla ludopatia, ridurre i rischi di manomissione dei contenuti di gioco e consentire una maggiore tracciabilità, grazie all’archiviazione digitale di ogni attività di manutenzione;
a questo proposito è bene ricordare che, in sede di Conferenza Unificata, nel settembre 2017 è stato approvato un documento per il riordino organico di tutto il settore che conteneva adeguate misure di prevenzione rispetto al problema del disturbo da gioco d’azzardo, un generale riordino del prelievo fiscale e norme per un efficace contrasto al gioco illegale. L’intesa raggiunta in Conferenza Unificata avrebbe dovuto essere recepita con uno o più decreti ministeriali;
l’importanza di tale documento è stata richiamata anche dalla circolare del Ministero dell’interno avente per oggetto: Sentenza TAR Lazio, Sez. II-bis 5 febbraio 2019, n. 1460 – Ordinanze sindacali recanti limitazioni degli orari di apertura dei locali in cui sono installati apparecchi ex articolo 110 comma 6 del TULPS;
la circolare del Ministero dell’interno citando la sentenza del TAR ricorda che «anche in assenza del decreto di recepimento, assume la valenza di parametro di riferimento per l’esercizio, da parte delle amministrazioni locali, delle loro specifiche competenze in materia di disciplina dei giochi leciti». La circolare non detta disposizioni ma costituisce un «atto di indirizzo»;
alla luce di ciò, risulta dunque non più rinviabile il riordino di tutta la materia, anche tenendo conto dei documento approvato in sede di Conferenza Unificata,
impegna il Governo
a valutare l’opportunità di intervenire, attraverso l’emanazione di provvedimenti successivi, anche normativi, in materia di disciplina dei giochi leciti, tenendo in considerazione le misure di prevenzione contenute nel documento approvato dalla Conferenza Unificata.
PressGiochi