La lotteria degli scontrini, una delle norme volute dal governo per combattere l’evasione fiscale, è destinata a slittare. Non partirà, come previsto, già all’inizio del prossimo anno, ma salvo contrordini
La lotteria degli scontrini, una delle norme volute dal governo per combattere l’evasione fiscale, è destinata a slittare.
Non partirà, come previsto, già all’inizio del prossimo anno, ma salvo contrordini ulteriori vedrà la luce soltanto a luglio del 2020. Lo scontrino, inoltre, sarà unificato con quello del Pos.
Non è la prima volta che accade. Il progetto sono ormai due anni che viene inserito nelle manovre di bilancio, salvo poi essere rimandato. Lo slittamento sarà previsto da uno degli emendamenti che il governo presenterà al decreto fiscale.
Non è l’unica novità.
Come riporta IlMessaggero.it, ieri sera il governo ha presentato i suoi primi cinque emendamenti.
Un altro pacchetto di modifiche del governo dovrebbe arrivare oggi. Il capitolo sui giochi sarà riscritto. La micro tassa dell’1,8% sulle vincite fino a 500 euro alle videolotteries (le nuove slot machine), sarà cancellata.
Il prelievo del 15%, per adesso previsto sulle vincite oltre i 500 euro, sarà abbassato a 200 euro.
Anche il Preu, il prelievo unico erariale per i concessionari, sarà rivisto. Quello sulle vecchie slot, le cosiddette Awp, salirà al 23,5%, ma i concessionari potranno scaricare il balzello direttamente sui giocatori abbassando dal 68% fino al 65% il payout, ossia la vincita che in media ritorna nelle tasche degli scommettitori.
Un ripensamento in corso c’è anche sulle sanzioni penali per chi evade o elude le tasse. Nel decreto fiscale le pene sono state portate fino a 8 anni e le soglie di punibilità abbassate.
PressGiochi
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