Entrano nel vivo le azioni di contrasto al gioco d’azzardo previste dal progetto Arp9 che ha per referente ANCI Toscana e che coinvolge 5 Comuni con azioni di mappatura, informazione,
Entrano nel vivo le azioni di contrasto al gioco d’azzardo previste dal progetto Arp9 che ha per referente ANCI Toscana e che coinvolge 5 Comuni con azioni di mappatura, informazione, prevenzione ed orientamento ai servizi, per combattere il fenomeno dilagante del gioco d’azzardo patologico.
Il progetto rientra all’interno del piano di contrasto al gioco d’azzardo patologico (GAP) della Regione Toscana.
Coinvolgendo nove enti appartenenti al Coordinamento Toscano Comunità di Accoglienza (CTCA), distribuiti sui comuni di Firenze, Arezzo, Livorno, Lucca e Pisa, il progetto Arp 9 ha come obiettivo l’individuazione di aree di intervento nelle quali osservare la presenza del fenomeno del gioco d’azzardo e creare le reti necessarie con tutti quei soggetti che possono diventare luogo di sensibilizzazione e prevenzione rispetto ai rischi correlati all’azzardo.
In una regione – la Toscana – che nell’anno 2018 ha sfiorato la quota di 5 miliardi di Euro di denaro giocato nell’azzardo (al netto del gioco online – fonte: sito dell’agenzia delle dogane e dei monopoli), il progetto Arp9, in stretta collaborazione con ARS Toscana e con il CNR di Pisa, vuole favorire momenti di sensibilizzazione e una rapida risposta di orientamento ed accompagnamento ai servizi. In particolar modo per quelle situazioni che presentano i segnali di devastazione economica e sociale che la dipendenza da azzardo provoca, e che necessitano della rete di prevenzione sul territorio.
In particolare, saranno aperti 5 sportelli di ascolto (1 per ogni Comune), dove chiunque potrà presentarsi per avere informazioni relative ai rischi correlati all’azzardo. Tale esperienza pilota raccoglierà dati e questionari che, con l’elaborazione da parte del CNR e la collaborazione con le Asl locali, permetteranno di capire l’entità e la diffusione del fenomeno, per concertare e mettere in atto gli interventi più utili, calibrati sulle peculiarità territoriali. L’obiettivo finale è quello di intervenire sulle comunità per ridurre il tempo che intercede tra il riconoscimento del problema da parte della persona e la presa in carico nei servizi territoriali. Per facilitare le attività di informazione e prevenzione sul territorio, saranno presto coinvolte anche le Botteghe della Salute con i ragazzi del servizio civile regionale.
Alla presentazione delle azioni previste dal progetto erano presenti Andrea De Conno referente Anci Toscana per le attività di contrasto al gioco d’azzardo, i referenti dei dipartimenti delle Dipendenze, dott.ssa Antonella Manfredi e dott.ssa Adriana Iozzi (AUSL Centro), dott. Marco Becattini (AUSL Sud-Est), dott. Guido Intaschi (AUSL Nord-Ovest), oltre al referente regionale CTCA Emiliano Contini.
PressGiochi