22 Dicembre 2024 - 13:23

Applicazione dei Pagamenti Elettronici nelle tabaccherie: una ulteriore spada di Damocle se non rivista

“Siamo fermamente convinti che l’introduzione dell’utilizzo della moneta elettronica è certamente un valido contributo alla sicurezza delle tabaccherie che sono costantemente vittima della microdelinquenza che le ritiene un facile bancomat.

10 Ottobre 2019

“Siamo fermamente convinti che l’introduzione dell’utilizzo della moneta elettronica è certamente un valido contributo alla sicurezza delle tabaccherie che sono costantemente vittima della microdelinquenza che le ritiene un facile bancomat. Ma l’utilizzo del POS nei nostri esercizi comporta altresì una necessaria riflessione”. Dichiara Pasquale Genovese, presidente nazionale della UIT- Unione Italiana Tabaccai Federazione della CEPI-Confederazione Europea Piccole Imprese.

 

“La nostra attività è un servizio dello Stato che determina gli aggi e le aliquote fisse per i prodotti erogati, l’utilizzo del POS, con le spese bancarie e di utilizzo ad esso collegate, mina ancor più l’utile già irrisorio, con il rischio di operare in perdita”- incalza il Presidente UIT – “Se consideriamo i costi di gestione del POS, sebbene in convenzione con l’Istituto Bancario come nel nostro caso, l’analisi che ne deriva è di un lavoro sicuramente in perdita considerando gli importi irrisori delle transazioni per un singolo pacchetto di sigarette o per un valore bollato minimo”.

 

“ I nostri utili annui, praticamente tassati alla fonte, ad esempio non considerano tutte le spese sostenute per le transazioni bancarie trattandosi per la maggioranza di imprese in contabilità semplificata. Spese che oltre al canone mensile prevedono costi fissi di transazione e percentuali sino all’1% per importi incassati superiori ai 10 euro” continua Pasquale Genovese rimandando ad un recente studio di Bankitalia sul tema.

 

“Come Unione Italiana Tabaccai ci sentiamo di suggerire al Governo l’introduzione della deducibilità totale delle spese relative all’utilizzo del POS se non l’applicazione di un regime fiscale dedicato, così come avviene per alcuni altri settori, che tenga conto del rapporto preesistente tra Stato e Rivendita di Generi di  Monopolio. A tal proposito anticipiamo la nostra azione di intervento presso il Governo con l’auspicio che il nostro allarme venga ascoltato e che si consideri il serio pericolo della chiusura di tante rivendite” conclude il Presidente Genovese.

 

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