Il Consiglio Regionale ha approvato nella seduta di martedì 3 settembre u.s. il testo unificato sul gioco d’azzardo patologico che è diventato legge regionale. Come ci spiega il Vice Presidente
Il Consiglio Regionale ha approvato nella seduta di martedì 3 settembre u.s. il testo unificato sul gioco d’azzardo patologico che è diventato legge regionale.
Come ci spiega il Vice Presidente del Gruppo LVLN, Riccardo Barbisan: “Sono stato il primo firmatario del PDL 85, testo confluito nel progetto di legge approvato dall’Assemblea legislativa.
La Regione del Veneto ha ponderato ogni aspetto presente nell’attuale testo di legge e la competente commissione consiliare permanente si è confrontata con tutti gli operatori in campo e i portatori di interesse per trovare un punto di equilibrio soddisfacente tra la libertà di iniziativa economica e la tutela della salute. In Veneto si stima la presenza di circa 32.000 giocatori ad alto livello di problematicità dei quali circa l’85-90% non si rivolge ai servizi. Di qui la necessità di intervenire per sostenere la fascia più debole e le relative famiglie che inesorabilmente vengono coinvolte. Abbiamo voluto non colpire indiscriminatamente una categoria economica che ha agito fino ad oggi nel rispetto delle regole ma andava colmato un vuoto normativo che intende affrontare in modo realistico un fenomeno che rappresenta una piaga sociale. A fronte di tutto ciò abbiamo deciso di mantenere una ampia gamma di luoghi sensibili”.
Il testo iniziale è stato modificato per escludere dalla legge i giochi senza vincita in denaro. Come è andata e perché?
“Dagli approfondimenti effettuati nei lavori di commissione,- spiega a PressGiochi Barbisan – abbiamo appurato che si tratta di fenomeni diversi che vanno trattati con strumenti diversi.
Questa legge va bene per slot e video lottery; con altri provvedimenti specifici vedremo cosa sarà possibile fare per il gioco online”.
Da anni si attende una normativa nazionale sulla questione. Il Veneto decide di far da sé: si tratta di una sorta di sfiducia nel governo nazionale?
“Il Veneto fa da sé in questo come in altri campi, specie in quelli in cui ha competenza. Non ci vedrei una lettura politica nella decisione di intraprendere questa strada anche se di una legge quadro nazionale se ne sente la necessità”.
PressGiochi