24 Gennaio 2025 - 07:59

Volete fare business nel gambling online? Andate a Ceuta!

Ceuta, l’altra Colonna d’Ercole che si erge dirimpetto a quella, chissà perché ben più famosa, di Gibilterra, sta per diventare il nuovo paradiso del gambling online. La piccola penisola che

27 Agosto 2019

Ceuta, l’altra Colonna d’Ercole che si erge dirimpetto a quella, chissà perché ben più famosa, di Gibilterra, sta per diventare il nuovo paradiso del gambling online.

La piccola penisola che si allunga sul famoso Stretto, un tempo considerato il limite del mondo conosciuto, appartiene amministrativamente alla Spagna, che la tolse al Portogallo nel ‘600. Un lembo di terra che costituisce il prolungamento naturale del Marocco verso l’Europa, di cui rivendica da secoli la sovranità insieme all’altro possedimento spagnolo nella propria terra, Melilla, situata quasi 400 km più avanti sulla costa. Ma le due giurisdizioni sono divise, da una ventina d’anni, da una possente barriera metallica costantemente presidiata per evitare la fuga di migranti provenienti perlopiù dall’area sub-sahariana.

Ceuta, come Melilla, non è un vero e proprio enclave, non è una colonia in senso stretto, non è un territorio autonomo in tutto e per tutto, e non fa nemmeno parte dello Spazio Schengen, in quanto la circolazione da e per è soggetta a condizioni specifiche.

Una situazione ibrida che, comunque, ha consentito a entrambe tutta una serie di agevolazioni, fiscali e doganali, sino a qualificarle come porti franchi.

Così, mentre tra Spagna e Marocco la diatriba continua, Ceuta si fa i beati affari suoi (anche border line e illeciti) e adesso mira a diventare il nuovo polo d’attrazione del gambling online europeo, approfittando anche dei guai che Gibilterra sta passando con la Brexit. Il No Deal, infatti, mette a rischio le licenze di gioco d’azzardo online dell’altra Colonna d’Ercole, in quanto gli Stati membri dell’UE potrebbero ritenere le disposizioni normative di Gibilterra non compatibili con il diritto commerciale comunitario.

“BetOnCeuta” è il marchio che identifica la strategia ad ampio raggio che Ceuta ha avviato per attirare gli operatori storici online del gioco d’azzardo. Se ne cominciò a parlare nella conferenza Gaming in Spain 2018 e poi alla ICE 2019 di Londra, ma ora si entra nel vivo.

In una conferenza giorni in programma il 15 e 16 ottobre prossimi saranno illustrate la strategia regolatoria, le opportunità per la creazione di domini aziendali, la fiscalità, i piani di formazione del personale (tramite la società pubblica Procesa, che organizza corsi di 75 ore per fornire competenze globali sulla gestione del rapporto con la clientela), le sovvenzioni e gli ulteriori vantaggi per gli operatori del settore che abbiano una presenza “radicata” (cioè fisica e sostanziale) a Ceuta (e Melilla).

 

Innanzitutto, non c’è gravame di IVA. Poi, mentre in Spagna le imposte sulle attività di gioco sono al 20%, Ceuta le ha ridotte al 10%; l’imposta sulle società qui è al 12,5% (25% in Spagna), ma per i primi anni è ridotta al 7,5%; i contributi previdenziali sono fissati all’11,8%; l’imposta sul patrimonio è deducibile al 75%, quella sulle persone fisiche al 60%, le imposte locali al 50%. Inoltre, l’imposta sulla produzione, i servizi e l’importazione (IPSI, una sorta di sostitutivo dell’Iva), che normalmente sconta un’aliquota generale del 4%, subisce una super riduzione allo 0,5% per la fornitura di servizi pubblicitari, servizio clienti (call center) e servizi forniti elettronicamente; allo stesso tempo, lo 0,5% è applicabile ai servizi rivolti agli operatori di giochi online, come consulenza generale, prevenzione delle frodi o elaborazione dei dati.

 

Il primo bookmaker a puntare su Ceuta è stato Mondobets (luglio 2018). In questi giorni, dopo l’arrivo di Betfred, ha annunciato il trasferimento a Ceuta anche la divisione online del Casino di Barcellona.

Tornando alla conferenza, saranno presenti tutte le massime autorità, dal presidente di Ceuta Juan Vivas al direttore generale del fisco spagnolo Maria Jose Garde, dal DG del DGOJ (regolatore del gioco in Spagna) Juan Espinosa Garcia ai manager dei vari partner dell’evento.

Il giorno 15 ottobre i lavori si svolgeranno al Parador de Ceuta (Plaza Nuestra Señora de África)  il 16 al Teatro Auditorio Revellín (Plaza Nelsón Mandela).

 

 

PressGiochi