24 Gennaio 2025 - 09:30

Pubblicità dell’azzardo. M5S contro le linee guida AGCOM. Patuanelli ed Endrizzi presentano interrogazione parlamentare

“Il Decreto Dignità non ci ha permesso solo di aumentare i posti di lavoro, aveva anche un altro fondamentale obiettivo: fermare la pubblicità del gioco dell’azzardo. I Governi precedenti hanno

22 Luglio 2019

“Il Decreto Dignità non ci ha permesso solo di aumentare i posti di lavoro, aveva anche un altro fondamentale obiettivo: fermare la pubblicità del gioco dell’azzardo. I Governi precedenti hanno degradato l’Italia ad essere la Las Vegas d’Europa trasformandolo nel primo paese per gioco.

A un anno dalla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, però, questo obiettivo appare minato perché l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) nelle linee guida emanate per attuare il provvedimento ne stravolge totalmente il senso”.

Così i senatori del Movimento 5 Stelle Giovanni Endrizzi e Stefano Patuanelli.

 

“Vietare la pubblicità dell’azzardo – spiega Endrizzi – disincentiva i giovani dal giocare. Non solo la pubblicità rende un calvario smettere di azzardare. Ma in tutto questo l’AGCOM cosa c’entra?

All’entrata in vigore del Decreto, Agcom doveva già vigilare sui nuovi contratti, invece a dicembre ha iniziato a chiedersi come dovesse interpretare il divieto e lo ha fatto attraverso un questionario a cui ha fatto seguito con una serie di audizioni per poi redigere una relazione e ad aprile 2019 ha pubblicato una serie di linee guida.

Ma di tutte le relazioni arrivate nella sintesi troviamo solo le osservazioni dei concessionari e dei portatori di interesse della filiera dell’azzardo. Di contributi istituzionali come l’osservatorio contro l’azzardo della Regione Lazio nessuna traccia”.

 

“Il risultato sono delle linee guida che annullano il decreto dignità” afferma Patuanelli.

 

“Volendo interpretare, Agcom – dice Endrizzi – avrebbe dovuto quanto meno ricercare la volontà del Legislatore mostra invece di non aver nemmeno letto il decreto, quando parla ancora di ludopatia. Il decreto ha bandito questo termine fuorviante.

AGCOM salva le televendite che si fanno sulle Tv locali. Questo è inaccettabile. Si abusa della buonafede”.

 

 

Non solo – continua Patuanelli -. Agcom si riserva di vagliare caso per caso il contenuto delle comunicazioni. Queste linee guida sono scritte talmente male che non tutelano nemmeno gli operatori, perché non si definisce un perimetro regolatorio.

L’autorità inoltre non ha inviato al Governo alcuna segnalazione relativa ai vari profili di criticità dell’applicazione del decreto.

Il governo vieta la pubblicità e Agcom deforma la volontà del legislatore a favore delle lobby dell’azzardo. Per questo stiamo presentando – concludono i senatori M5S –  una interrogazione ai ministri competenti per intervenire su questa situazione”.

 

 

PressGiochi