I dati diffusi nel 2018 prevedono che nel 2017, rispetto al 2016, i procedimenti per reati a danno degli animali sono aumentati del 3,74 per cento (7.100 fascicoli nel 2017
I dati diffusi nel 2018 prevedono che nel 2017, rispetto al 2016, i procedimenti per reati a danno degli animali sono aumentati del 3,74 per cento (7.100 fascicoli nel 2017 contro i 6.844 nel 2016); il reato più contestato è quello relativo al maltrattamento di animali (il 31,19 per cento del totale deiprocedimenti), con un aumento delle inchieste, rispetto al 2016, del +3 per cento.
E’ quanto viene riportato nel ddl presentato al Senato da parte dei senatori Francesco Bruzzone, Ostellari, Pepe ed altri recante disposizioni in materia di tutela degli animali domestici e diaffezione.
Come affermano gli esponenti della Lega: “Crescono i reati di abbandono e detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura (14,67 per cento di tutti i reati, con un aumento del 12,84 per cento); uccisione di animali altrui, traffico di cuccioli, organizzazione di combattimenti tra animali e competizioni non autorizzate.
La violenza può essere intenzionale e diretta, oppure indiretta e derivante dalle condizioni innaturali di vita alle quali è costretto l’animale. Ci sono inoltre maltrattamenti che assumono profili di maggiore gravità in quanto più strettamente collegati alla malavita organizzata e alla circolazione di denaro per scommesse illegali, come i casi di combattimenti clandestini, di corse illegali di cavalli, e traffico di animali.
Con il presente disegno di legge si apportano modifiche al codice penale, al codice di procedura penale nonché ad alcune leggi speciali in materia di tutela degli animali. La ratio delle modifiche consta nel rafforzamento della tutela giuridica dell’animale sotto diversi profili. È evidente, peraltro, che i reati commessi in danno agli animali siano presumibilmente maggiori rispetto a quelli denunciati ed accertati”.
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