Oggi Venerdi 5 luglio, presso il WeGil di Roma, è stato presentato il IV° Rapporto “Mafie nel Lazio”. Il Rapporto è il resoconto delle principali inchieste giudiziarie sulle organizzazioni criminali
Oggi Venerdi 5 luglio, presso il WeGil di Roma, è stato presentato il IV° Rapporto “Mafie nel Lazio”. Il Rapporto è il resoconto delle principali inchieste giudiziarie sulle organizzazioni criminali nel Lazio nel periodo gennaio-dicembre 2018. La sua lettura offre un quadro d’insieme per un’analisi sulla penetrazione delle mafie nella regione in particolare nella città di Roma. Si tratta di una analisi alimentata, nel tempo, dal confronto con le Forze di Polizia, la Magistratura e le Istituzioni.
Il IV Rapporto “Mafie a Roma e nel Lazio 2018” è stato curato dall’Osservatorio Tecnico-Scientifico per la Sicurezza e la Legalità in collaborazione con “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” ed è dedicato alle donne e agli uomini della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza, del Corpo Forestale dello Stato, della Polizia Penitenziaria, della Direzione Investigativa Antimafia, del Tribunale per le misure di prevenzione di Roma.
I contenuti del Rapporto 2018, con la presentazione del governatore del Lazio Nicola Zingaretti e l’Introduzione di Gianpiero Cioffredi, presidente dell’Osservatorio Tecnico-Scientifico per la Sicurezza e la Legalità, illustrano approfonditamente temi scottanti come Le mafie a Roma, Le mafie e le organizzazioni criminali di Roma, il business della droga e le “piazze dello spaccio”, la provincia di Roma, uno scenario criminale complesso.
La seconda parte del Rapporto si occupa di Lazio, le mafie a Sud, con le organizzazioni mafiose a Latina e provincia, i clan a Frosinone e le mafie a Nord del Lazio. La Terza parte del Rapporto approfondisce i temi delle mafie straniere nella regione, l’usura e il gioco d’azzardo, le ecomafie e le illegalità ambientali e da ultimo la quantificazione dei beni sequestrati e confiscati alle mafie.
La geografa criminale delle province del Nord del Lazio, Rieti e Viterbo, presenta un quadro variegato con aree in cui l’insediamento mafioso assume forme embrionali e territori caratterizzati invece da accordi criminali che incidono sul piano delle attività economiche, di tipo legale.
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