Giaceva in un cassetto del Comune di Civitanova la bozza del nuovo regolamento sugli orari di apertura e di chiusura delle sale slot, e a tirarla fuori da lì ci
Giaceva in un cassetto del Comune di Civitanova la bozza del nuovo regolamento sugli orari di apertura e di chiusura delle sale slot, e a tirarla fuori da lì ci ha pensato una lettera della questura di Macerata, che ha costretto l’amministrazione comunale a convocare d’urgenza le commissioni consiliari del commercio e dei servizi sociali, per rimettere tra le priorità il contrasto al gioco d’azzardo. La lettera della questura, datata 7 giugno, piomba sui tavoli di Palazzo Sforza e mercoledì sera si è tenuto il conclave delle commissioni, convocato dalla consigliera di «Vince Civitanova», Monia Rossi. La questura chiede conto al Comune di quale legge viga in città, soprattutto se risulta in vigore il regolamento del 2004, che prevede la chiusura delle sale giochi a mezzanotte, stante che da alcuni accertamenti è invece emerso che alcune sale slot sono invece aperte per 24 ore su 24. L’aspetto degli orari è il nodo centrale della questione. La maggioranza stava lavorando a un regolamento più permissivo rispetto al vecchio, che spostava la chiusura alle 3 di notte il fine settimana, e alle 2 tutti gli altri giorni.
Scelte che hanno innescato polemiche politiche, anche perché in contrasto con le direttive della legge regionale sulla lotta al gioco d’azzardo, emessa nel 2017. Sulla bozza del regolamento, in stallo da due anni, adesso irrompe la questura. Il passaggio chiave della lettera è quello in cui viene evidenziato che «nel contesto delle attività di controllo e di contrasto finalizzate alla prevenzione del gioco d’azzardo patologico e delle dipendenza da nuove tecnologie, questi uffici hanno accertato che numerosi esercizi pubblici dediti ad attività di cui all’oggetto, risultano aperti in fasce orarie notturne, in violazione del regolamento comunale del 2004. A tale proposito si chiede, con la massima e cortese urgenza, dovendo questo ufficio provvedere alle relative contestazioni, di confermare la vigenza del regolamento sopra indicato in tema di limiti di orari consentiti. Si prega altresì di comunicare l’eventuale esistenza di autorizzazioni in deroga a questo regolamento per tale categoria di esercizi pubblici». Dopo la stretta sui locali della movida, alcuni chiusi per le illegalità riscontrate, il questore Pignataro apre il fronte della lotta sul gioco di azzardo.
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