Sono numeri impressionanti quelli del Casinò di Lugano, che ha chiuso il 2018 con un aumento del prodotto lordo giochi da 31,6 a 44,8 milioni di franchi (+41,8%) e con
Sono numeri impressionanti quelli del Casinò di Lugano, che ha chiuso il 2018 con un aumento del prodotto lordo giochi da 31,6 a 44,8 milioni di franchi (+41,8%) e con un risultato d’esercizio più che raddoppiato (da 1,4 a 3,2 milioni). Numeri che stamane sono stati presentati agli azionisti, i quali incasseranno un cospicuo dividendo sugli utili, la Città in primis.
«Non vogliamo nasconderci dietro un dito. Sappiamo d’aver beneficiato di un evento imprevedibile come il fallimento del Casinò di Campione d’Italia», ha sottolineato il presidente della casa da gioco, Emanuele Stauffer. «Tuttavia – ha aggiunto – se ne sono avvantaggiati anche il Casinò di Mendrisio, gli altri in Svizzera, nonché quelli stranieri tra cui quelli italiani. Però noi siamo stati quelli capaci di conquistarne la proporzione maggiore e questo si deve al lavoro eccezionale della direzione del Casinò di Lugano. Da un momento all’altro, in un weekend, ci siamo trovati con un flusso incredibile di giocatori italiani, che abbiamo dovuto gestire».
Il terremoto finanziario che ha sconquassato l’enclave, si legge sul Corriere del Ticino, risale allo scorso luglio e i visitatori del Casinò di Lugano sono aumentati dai 297.323 del 2017 ai 328.887 del 2018 (+11%), mentre per il 2019 si stima che saranno circa 390.000 (+19%). «Abbiamo dovuto ripensare la struttura della casa da gioco, che era stata ridimensionata dopo gli anni d’oro attorno al 2007, visto che non c’è niente di più triste di casinò vuoto, e in pochi mesi abbiamo riaperto ai giochi due piani», ha concluso Stauffer, non prima di rimarcare come «comunque prima o poi qualcosa dall’altra parte del lago accadrà e noi dovremo essere pronti. Questi nuovi clienti ora sono diventati nostri ma la sfida per il futuro sarà quella di fidelizzarli. I grandi giochi sono una realtà dinamica e per questa ragione siamo passati a una struttura più snella».
Ad ogni modo la direttrice del Casinò di Lugano, Emanuela Ventrici, ha ricordato che «già prima della chiusura di Campione d’Italia le nostre cifre erano in forte crescita e ci aspettiamo che continueranno a esserlo in futuro, seppure in maniera più lenta». In questo senso, una delle opzioni più importanti sarà l’entrata nel gioco online, per il quale la Confederazione ha appena posto le basi legali e ha concesso la licenza a quattro case da gioco.
«Noi in questi giorni inoltreremo la richiesta alla Confederazione e, qualora fosse accolta, pensiamo di poter partire tra la fine di quest’anno e l’inizio dell’anno prossimo», ha sostenuto Ventrici. Tuttavia va detto che l’online sarà soggetto a una fortissima tassazione da parte dello Stato, quindi i primi benefici concreti per le casse del Casinò potrebbero farsi attendere qualche anno. Un’altra incognita viene invece dall’attuale Governo della vicina penisola, che ha varato il «decreto dignità», con cui è stata messa al bando la pubblicità anche delle case da gioco.
«Non potremo più propagandare il casinò né direttamente né indirettamente in Italia – ha spiegato la direttrice – e credo che sarebbe stato meglio se si fosse preso esempio dal legislatore svizzero che, seppure in maniera molto controllata, permette tuttora la pubblicità dei casinò». Non è una questione da poco, visto che i giocatori italiani sono la metà, e dunque per agevolarli si è deciso di consentire loro di scommettere senza doversi preoccupare del cambio della valuta ed è stato previsto anche un collegamento in pullman da Milano.
Ma ovviamente è stato necessario rivedere anche le strategie di marketing, oltre a proporre la prima edizione della Casinò Lugano Cup e il ritiro dell’Inter in Città. Quindi, ha concluso Ventrici, «per la pubblicità, d’ora in poi, oltreconfine dovremo valorizzare esclusivamente Lugano nel suo insieme, come hashtag, puntando sul fatto che è una location di qualità, con tutti i suoi punti di forza, per clienti importanti». Per poterli accogliere tutti, sono aumentati anche i dipendenti del casinò, passati da 139 a 158 unità a tempo pieno.
PressGiochi
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