“Il pregiudizio che regna sovrano nel settore del gioco ha portato il regolatore ha prendere una serie di decisioni e provvedimenti che hanno risposto all’esigenza di governare un’opinione pubblica che
“Il pregiudizio che regna sovrano nel settore del gioco ha portato il regolatore ha prendere una serie di decisioni e provvedimenti che hanno risposto all’esigenza di governare un’opinione pubblica che poteva essere utilizzata politicamente ma sicuramente questi strumenti non hanno portato al risultato di gestire la ludopatia e assicurare la continuità nella raccolta del gettito e il mantenimento degli attuali livelli occupazionali.
Parlare di gioco legale in occasioni come queste è l’occasione per cercare di combattere questi pregiudizi”.
Lo dichiara a PressGiochi Marco Zega – Direttore Finanza e Affari Istituzionali Codere Italia SpA.
“Per una compagnia non italiana come Codere vivere questo excursus normativo negli anni è stato interessante. Un tempo l’Italia era la vetrina buona di questo mercato, la rete di collegamento degli apparecchi è uno strumento invidiato in tutto il mondo ma da allora le cose cono cambiate, il Legislatore non ha sfruttato questi vantaggi preferendo proibire anziché gestire.
Vorremmo che si ritornasse ad una politica che sia veramente l’arte dell’amministrazione e che si possa amministrare il settore gestendo le eventuali esternalità sociali che ne derivano.
Le normative locali creano disomogeneità anche in comuni confinanti. Abbiamo realtà che subiscono concorrenza di altri player e questo porta alla perdita di clienti.
Saremo dei sognatori, ma siamo convinti che questa fase possa essere agli sgoccioli, quindi confidiamo nel Governo affinché ponga in essere misure serie e ragionevoli che portino ad una nuova possibilità di fare attività in questo paese”.
PressGiochi