Laboccetta, esponente storico della destra partenopea oggi presidente dell’associazione culturale Polo Sud, era accusato di favoreggiamento nei confronti dell’imprenditore Corallo, imprenditore legato al settore del gioco pubblico e al concessionario
Laboccetta, esponente storico della destra partenopea oggi presidente dell’associazione culturale Polo Sud, era accusato di favoreggiamento nei confronti dell’imprenditore Corallo, imprenditore legato al settore del gioco pubblico e al concessionario di Stato Global Starnet. Dopo l’assoluzione in primo grado, ecco giungere la conferma anche in Appello.
L’annuncio lo ha dato lo stesso Amedeo Laboccetta che ha commentato così la pronuncia dei magistrati della Terza Sezione della Corte d’Appello di Roma: “Sono stato assolto, anche in Appello, dall’accusa di favoreggiamento nei confronti di Francesco Corallo. È un bel giorno per me”. Quindi ha aggiunto: “La Corte di Appello della Capitale ha riconosciuto la mia totale estraneità ai fatti rispetto alla ormai famosa vicenda del sequestro del pc portatile durante una perquisizione nell’abitazione di Francesco Corallo”.
Per Laboccetta è la fine di un incubo: “Ho pagato tanto, in termini di serenità personale e familiare e di libertà politica, questa vicissitudine, ma non ho mai dubitato, anche grazie all’avvocato Andrea de Sanctis che mi ha assistito con professionalità e amicizia, nel trionfo della giustizia. Spero dal più profondo del cuore – ha concluso Laboccetta – che i giornali che, all’epoca, spararono la notizia in prima pagina riescano a trovare il giusto spazio per restituire l’onore a chi è stato ingiustamente crocifisso per anni per un reato che non aveva mai commesso”.
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