Dal nostro invito a Torino – “Noi non ci siamo mai occupati di gioco d’azzardo prima di oggi. Dallo studio realizzato per l’Eurispes è emerso che si è ridotto il
Dal nostro invito a Torino – “Noi non ci siamo mai occupati di gioco d’azzardo prima di oggi. Dallo studio realizzato per l’Eurispes è emerso che si è ridotto il gioco d’azzardo fisico ma non quello telematico. Gli elementi non ci consentono però di dire che a causa della legge ci sia stato uno spostamento dal gioco da fisico a quello telematico”.
Lo ha dichiarato Marco Sisti dell’Istituto di ricerca regionale Ires in occasione della presentazione dello studio Eurispes sugli effetti della legge Piemontese sul gioco d’azzardo.
“Concludo – ha detto Sisti – dicendo che per coloro che pensano che non esistano casi empirici in cui una regolamentazione diversa possa migliorare la situazione, vorrei fare l’esempio della Norvegia (che ha una diversa regolamentazione, molto restrittiva), che ha consentito di migliorare la situazione e a ridurre fortemente un fenomeno che era molto preoccupante”.
Ad intervenire in conclusione anche lo psicologo Manna che ha affermato: “Parlo da tecnico, da psicologo che ha seguito l’impatto anche politico che ha prodotto la legge piemontese. Si è creata una spaccatura tra chi è favorevole e chi contrario, con delle spinte da parte di tutti quei soggetti che sono poi di fatto le sentinelle nel territorio. Il gioco d’azzardo è un fenomeno molto complesso. Io rappresento l’ambito sanitario e da questo punto di vista noi dobbiamo lavorare sulla gestione di problematiche che sono enormi e sono frutto di una marea di dinamiche diverse. Oltre ad un quadro normativo il più equilibrato possibile, noi dobbiamo lavorare su altre due cose importanti: la cura e la prevenzione.
Serve parlare e non demonizzare questo tipo di argomenti. Con la lentezza della pubblica amministrazione noi ci troviamo ad avere delle risorse che dobbiamo utilizzare per prevenire determinate situazioni”.
PressGiochi