A Ravenna il titolare di un centro scommesse è finito sotto processo a causa di una denuncia presentata nel 2016 da un giovane giocatore che sarebbe stato minacciato con una
A Ravenna il titolare di un centro scommesse è finito sotto processo a causa di una denuncia presentata nel 2016 da un giovane giocatore che sarebbe stato minacciato con una pistola per via di un debito di gioco.
Secondo la versione del “baby” giocatore, l’uomo non gli avrebbe lasciato tregua dopo che il ragazzo appena maggiorenne aveva accumulato un debito di gioco di 6.120 euro.
Avrebbe realizzato degli appostamenti ed in una circostanza avrebbe prelevato il giovane sotto casa puntandogli contro una pistola. 13 mesi dopo il 18enne ha sporto denuncia, nel settembre 2016, costringendolo a finire a processo. Davanti al giudice Roberta Bailetti l’uomo ha negato seccamente la versione del ragazzo, sostenendo si tratti di una storia inventata.
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