Il Dipartimento degli affari interni ha dato il via al suo primo processo in merito all’applicazione del Gambling Act contro una società, il cui nome è rimasto anonimo, colpevole di
Il Dipartimento degli affari interni ha dato il via al suo primo processo in merito all’applicazione del Gambling Act contro una società, il cui nome è rimasto anonimo, colpevole di non aver intrapreso misure ragionevoli per identificare un giocatore problematico.
Il direttore al gambling del Dipartimento degli affari interni, Chris Thornborough, ha annunciato l’accusa, che prevede una pena massima di $ 5000 e una condanna penale. Ad oggi non è stata ancora rivelata la sede dell’operatore colpevole anche se si tratterebbe di un pub o un bar con delle slot machine, non un casinò.
Questa è la prima volta che una persona in Nuova Zelanda è stata accusata di non aver identificato un giocatore problematico.
“Le sale hanno la responsabilità legale di occuparsi dei loro clienti di giochi d’azzardo, proprio come fanno quando servono alcolici”, ha detto Thornborough. “Gli operatori del gioco d’azzardo e il personale coinvolto nel gioco d’azzardo devono applicare tutte le politiche, le procedure e la formazione di cui hanno bisogno per identificare e gestire i giocatori problematici. Non ci sono scuse per non riuscire a identificare i giocatori problematici”.
“In qualità di regolatore del gioco d’azzardo della Nuova Zelanda, sosteniamo il settore del gioco d’azzardo nell’affrontare le esternalità negative di questa attività e ci assicureremo che il personale dedicato possa prendere tutte le misure necessarie per identificare e curare i giocatori problematici “, ha detto. “Non staremo a guardare che i locali ignorano i clienti che mostrano segni di gioco problematico”.
Il 2003 Gambling Act impone ai dipendenti delle sedi di gioco d’azzardo di adottare misure ragionevoli per garantire che venga compiuto uno sforzo per “identificare i giocatori problematici reali o potenziali”.
PressGiochi