24 Novembre 2024 - 05:59

Bolzano. Palazzo Spada respinge ricorso contro il distanziometro: “Intervento idoneo”

“Nel settore dell’esercizio dell’attività imprenditoriale del gioco lecito, pure a livello di diritto eurounitario le esigenze di tutela della salute vengono ritenute del tutto prevalenti rispetto a quelle economiche che

19 Marzo 2019

“Nel settore dell’esercizio dell’attività imprenditoriale del gioco lecito, pure a livello di diritto eurounitario le esigenze di tutela della salute vengono ritenute del tutto prevalenti rispetto a quelle economiche che muovono le imprese odierne appellanti [v. le citazioni della giurisprudenza della Corte di giustizia UE, riportate sopra sub 7.1.1.], e le considerazioni innanzi svolte in ordine alla ragionevolezza e proporzionalità della disciplina distanziale dai siti sensibili valgono, sostanzialmente, ad escludere anche la violazione dei parametri eurounitari, alla luce della sopra richiamata giurisprudenza della Corte di giustizia”.

Con queste conclusioni il Consiglio di Stato ha oggi respinto l’appello di un operatore contro il parere del Tar che aveva confermato la decadenza della licenza con effetto dal 1° gennaio 2016, per intervenuta scadenza legale, dell’autorizzazione alla gestione della sala giochi e di contestuale diniego di rinnovo nello stesso sito, adottato nel mese di maggio 2016 dall’amministrazione provinciale sul rilievo che la sala giochi era ubicata entro un raggio di 300 m da luoghi c.d. sensibili.

Palazzo Spada richiama la relazione del ctu: “l’introduzione del distanziometro, – afferma – sotto il profilo della tutela della salute, ben può essere ritenuto un intervento idoneo ed efficace per prevenire forme di ludopatia, nella misura in cui il gioco occasionale sia interpretato come lo stadio iniziale di un processo che, ancorché in termini probabilistici, porti linearmente allo sviluppo di una dipendenza. Siffatta interpretazione, ancorché controversa nella letteratura del settore, si muove pur sempre entro i limiti dell’attendibilità tecnico-scientifica – infatti il c.t.u., nella relazione peritale, dà atto che «le tre categorie di consumatori descritte [ossia, quelle del giocatore sociale, del giocatore problematico e del giocatore patologico; n.d.e.] sono spesso implicitamente o esplicitamente collocate in un continuum che va dai giocatori sociali a quelli patologici e dunque interpretate da alcuni studiosi come differenti stadi di un’evoluzione in senso patologico del comportamento di gioco che, purtuttavia, va considerata come sequenza di fasi di un processo lineare solo per alcuni soggetti».

 

PressGiochi

 

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