23 Dicembre 2024 - 17:10

Palazzo Chigi: via libera alla legge della Sardegna sul GAP

Durante il Consiglio dei Ministri che si è tento ieri sera durante il quale si è contiuato a dsicutere sulla questione Tav, sulla quale si potrebbe ora innescare addirittura una

08 Marzo 2019

Durante il Consiglio dei Ministri che si è tento ieri sera durante il quale si è contiuato a dsicutere sulla questione Tav, sulla quale si potrebbe ora innescare addirittura una crisi di Governo, tra i temi discussi alla presenza del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Erika Stefani, anche numerose leggi delle Regioni e delle Province Autonome.

Tra queste anche la legge della Regione Sardegna n. 2 del 11/01/2019, recante “Disposizioni in materia di disturbo da gioco d’azzardo”sulla quale il Consiglio dei Ministi ha deliberato la non impugnativa.

 

La legge regionale sarda, approvata ad inizio gennaio, prevede l’istituzione dell’Osservatorio Regionale del Disturbo da Gioco d’Azzardo, organismo tecnico incardinato presso l’Assessorato Regionale della Sanità, con il compito di monitorare il fenomeno in ambito regionale come pure lo stato di attuazione del Piano Regionale del GAP della Sardegna.
Istituisce la Giornata Regionale contro il Disturbo da Gioco d’Azzardo quale occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi correlati al gioco.
Prevede che la Regione concede il proprio patrocinio a quelle iniziative di carattere culturale, sportivo e ricreativo che favoriscano la sensibilizzazione verso l’utilizzo responsabile del denaro e il contrasto al gioco d’azzardo mentre, di contro, lo nega a quelle iniziative che lo favoriscano. Viene istituito il logo “No Slot – Regione Sardegna” da rilasciare, per il tramite dei Comuni, ai locali che scelgono di non installare o di rimuovere apparecchiature per il gioco.

Si istituisce un “Fondo Regionale GAP per i Comuni” – così come richiesto dal sistema delle Autonomie Locali nel proprio parere di competenza sulla Legge – che integri le risorse che i Comuni introitano dai proventi delle sanzioni amministrative previste da questo provvedimento.
Limita la Pubblicità: la Regione Sardegna, infatti, promuove la stipula di accordi e protocolli d’intesa con il sistema delle autonomie locali al fine di vietare la vendita e la concessone di spazi pubblicitari che promuovano il gioco d’azzardo lecito e, per la stessa finalità, agisce unitamente agli enti del servizio pubblico regionale e locale di trasporto per vietare la concessione di spazi pubblicitari sui mezzi di trasporto che promuovano il gioco d’azzardo lecito.

Sul fronte delle Competenze dei Comuni”, la legge sarda mette in campo il cosiddetto “distanziometro” vietando l’apertura di sale da gioco e la nuova installazione di apparecchi in locali che si trovino ad una distanza, determinata dalla Giunta regionale, entro il limite massimo di 500 metri da luoghi che si considerano sensibili. Per la determinazione delle distanze, la Giunta Regionale dovrà tenere conto della densità demografica dei comuni. Tuttavia viene concesso ai comuni, anche al fine di evitare l’ulteriore degrado delle aree periferiche del proprio contesto urbano, la possibilità di chiedere una deroga motivata per il proprio territorio di competenza rispetto alle distanze determinate dalla Giunta regionale.

Ai Comuni viene poi concessa la facoltà di individuare ulteriori luoghi sensibili, rispetto a quelli elencati dalla legge regionale, cui applicare le previsioni del “distanziometro” e possono prevedere agevolazioni sui tributi comunali per coloro che rimuovono o rinunciano all’installazione di apparecchiature per il gioco. Viene richiamato inoltre il potere in capo ai Sindaci, conferito dal Testo Unico degli Enti Locali, rispetto agli orari degli esercizi commerciali per rafforzare la previsione di riduzione degli orari di apertura delle sale giochi e degli esercizi nei quali sono presenti apparecchiature per il gioco ai fini del contrasto del fenomeno del gioco d’azzardo patologico.

 

PressGiochi