“Il gioco d’azzardo, nonostante alcune posizioni “negazioniste” lo presentino come un innocuo passatempo, nuoce gravemente alla salute. Lo dice la legge. Nel 2012, – afferma l’avv. Osvaldo Asteriti – con
“Il gioco d’azzardo, nonostante alcune posizioni “negazioniste” lo presentino come un innocuo passatempo, nuoce gravemente alla salute. Lo dice la legge. Nel 2012, – afferma l’avv. Osvaldo Asteriti – con enorme ritardo rispetto alla diffusione del fenomeno e alla consapevolezza sulle sue conseguenze per la salute, il decreto legge Balduzzi, poi convertito, prescriveva che formule di avvertimento sul rischio dipendenza dalla pratica dei giochi con vincite in denaro dovessero figurare sulle schedine e sui tagliandi di tali giochi e sulle macchinette.
La norma rimase inapplicata, così che, come spesso accade in Italia quando una legge non viene osservata, se ne fece un’altra di medesimo contenuto, il decreto legge 12 luglio 2018, convertito nella legge 9 agosto 2018, n. 96, che ha tra l’altro il merito di chiamare le cose con il loro nome, prescrive che formule di avvertimento sui rischi connessi al gioco d’azzardo debbano comparire … sui tagliandi delle lotterie istantanee e sulle macchinette.
La speranza è che questa volta le prescrizioni della norma vengano osservate. Ad oggi, trascorso quasi un anno dalla sua approvazione, l’avvertimento del rischio dipendenza è stato inserito solo sui biglietti di dodici lotterie istantanee su un totale di 51 attive, in occasione della ristampa di nuovi tagliandi.
Eppure il problema è grave e attuale, anche se, grazie a una accorta campagna di disinformazione, non viene percepito nelle sue reali, drammatiche dimensioni e conseguenze. Secondo una recente ricerca su come i genitori considerino il rischio del gioco per i propri figli, il 41,7% dei genitori non pensa che il gratta e vinci sia un gioco d’azzardo e il 63,5% ritiene che comprare un gratta e vinci sia “per nulla o poco pericoloso”.
Il rischio per la salute che il gioco d’azzardo comporta, insieme alla diffusa sottovalutazione di tale rischio, – conclude il legale – sono le ragioni per le quali abbiamo proposto alla Ministra della salute, Giulia Grillo, una campagna vaccinale anti gioco d’azzardo, da erogare con modalità tali da non suscitare dubbi circa eventuali controindicazioni o effetti collaterali. Un intervento di sensibilizzazione da diffondere attraverso i media nazionali, capace di coinvolgere un numero potenzialmente molto elevato di persone, al fine di prevenire il rischio, concreto ed elevato, del “contagio” di disturbi da gioco d’azzardo, avvertendo tutti del divieto di gioco d’azzardo ai minori di età e, soprattutto, del pericolo dipendenza che la sua pratica comporta”.
PressGiochi
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