“All’assessorato del Lavoro della Regione Piemonte non è arrivata ad oggi alcuna comunicazione relativamente all’avvio di procedure di licenziamento da parte delle aziende del settore del gioco pubblico”. E’ qanto
“All’assessorato del Lavoro della Regione Piemonte non è arrivata ad oggi alcuna comunicazione relativamente all’avvio di procedure di licenziamento da parte delle aziende del settore del gioco pubblico”.
E’ qanto fa sapere l’assessore Gianna Pentenero rispondendo all’interrogazione del consigliere Pd Luca Cassiani.
“Nella seduta del Consiglio regionale di oggi – ha risposto il Consigliere regionale Cassiani – ho interrogato l’Assessore al Lavoro Gianna Pentenero per conoscere i motivi per i quali non è stato dato un tempestivo riscontro alle richieste di apertura di un tavolo di crisi da parte dei lavoratori della filiera del gioco legale che, a causa della legge regionale che, nel 2016, ha introdotto norme per la prevenzione e il contrasto del gioco patologico in Piemonte, sono stati licenziati o, a breve, perderanno il proprio lavoro”, “Numerose aziende del settore del gioco legale, infatti, negli ultimi mesi, hanno scritto all’Assessore regionale competente, per esprimere la propria preoccupazione per gli effetti provocati dall’applicazione di questa normativa. Queste aziende hanno già dovuto procedere alla riduzione di personale, riduzione che, fino ad oggi, è stata soltanto parziale grazie all’utilizzo degli ammortizzatori sociali, che, purtroppo, sono in corso di esaurimento. La chiusura totale delle attività è prevista per il mese di maggio 2019, con la conseguente perdita dei posti di lavoro rimasti”, ha proseguito Cassiani.
“Nonostante siano stati richiesti ufficialmente alla Regione incontri da parte delle aziende e dei sindacati per ridisegnare insieme un progetto davvero efficace che da un lato contrasti la ludopatia e dall’altro salvaguardi al massimo l’occupazione dei lavoratori di questo settore, non risulta essersi verificata alcuna riunione sul tema”, ha affermato Luca Cassiani.
“Ritengo importante – ha concluso Cassiani – che la Regione preveda un confronto con il mondo del gioco legale. Bisogna rendersi conto che il sacrificio delle realtà imprenditoriali che garantiscono presidi di legalità e buona occupazione rappresenta un danno per i dipendenti, ma anche per l’intera collettività perché apre un varco preoccupante al proliferare di offerte illegali. Proseguirò, pertanto, la mia battaglia per tutelare questo settore e i suoi lavoratori”.
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