26 Dicembre 2024 - 20:20

Bassa Bergamasca: 18 comuni adottano regolamento per combattere gli «effetti ipnotici» delle slot

18 Comuni della Bassa hanno deciso di intervenire contro il fenomeno del gioco d’azzardo patologico con un regolamento. A coordinare le associazioni del territorio, Risorsa sociale, azienda consortile in cui

18 Febbraio 2019

18 Comuni della Bassa hanno deciso di intervenire contro il fenomeno del gioco d’azzardo patologico con un regolamento.

A coordinare le associazioni del territorio, Risorsa sociale, azienda consortile in cui sono presenti i 18 comuni. Ieri la presidente, l’assessore ai servizi sociali di Treviglio Pinuccia Prandina ha fatto il punto con Marcello Brambilla, direttore dell’ufficio di piano dell’azienda e Beppe Bugada della cooperativa Itaca, che segue le iniziative di prevenzione rivolte ai minori.

«L’anno scorso — racconta Prandina — sono state almeno 20 le persone affette da ludopatia che si sono rivolte all’assessorato. Persone che non capiscono di essere malate e ci contattano solo perché cercano un contributo. Una situazione grave per cui serve la volontà politica di intervenire e credo che questo regolamento sia un passo concreto». «In provincia — ricorda Bodega — si giocano 1,67 miliardi di euro l’anno, circa 1.500 euro pro capite. In media il 2% della popolazione ha sviluppato dipendenza dal gioco, 2 mila persone dei nostri Comuni».

 

Nella lotta al gioco Treviglio è stata l’apripista in provincia con l’ordinanza del 2014 del sindaco Beppe Pezzoni che per primo impose degli orari ai mini casinò fino a quel momento aperti 24 ore.

Il nuovo regolamento riparte da lì ed è già stato approvato da 13 comuni (Arcene, Brignano, Caravaggio, Canonica, Castel Rozzone, Fara d’Adda, Fornovo, Lurano, Misano, Mozzanica, Pagazzano, Pontirolo, Spirano) mentre i rimanenti 5 (Treviglio, Casirate, Pognano, Arzago, Calvenzano) lo faranno entro marzo.

 

Le misure – È prevista l’accensione delle slot alle 10 con la pausa pranzo dalle 12.30 alle 14.30 e poi andranno spente alle 23.

È naturalmente ripresa la normativa regionale che vieta l’installazione di nuovi videopoker e impone l’apertura di altri punti gioco a distanza di 500 metri dai luoghi sensibili.

In aggiunta è proibita l’installazione su strada di distributori automatici di gratta e vinci o la collocazione di slot machine nelle sedi di circoli privati o associazioni.

Per rafforzare il controllo sociale, le sale giochi saranno consentite solo a piano terra e ben visibili da strada.

Il regolamento cerca poi di combattere gli «effetti ipnotici» delle scritte a luci intermittenti messe intorno alle macchinette con divieti che rendano difficile la loro installazione. Per ridare al giocatore il senso del tempo, i Comuni prevedono che le sale slot lascino libere le vetrine facendo entrare luce naturale diretta nei locali.

Vietata in ogni modo la pubblicità e anche l’esposizione in bar e tabaccherie delle fotocopie dei «gratta e vinci» o biglietti delle lotterie, che abbiano determinato vincite.

Vietato ancora mettere a disposizione computer nei locali pubblici per raggiungere piattaforme di gioco on line.

I Comuni metteranno dei blocchi ai wi fi pubblici e nei contratti di spazi o edifici di loro proprietà prevederanno clausole per il divieto di gioco.

Multe salate per chi non si adegua: la contravvenzione minima sarà da 500 euro.

 

PressGiochi