26 Dicembre 2024 - 19:40

Toscana: la Regione presenta la campagna contro il gioco d’azzardo patologico

“Quando la vita è un gioco è in gioco la vita”. Un messaggio chiaro, asciutto, efficace, quello scelto dalla Regione come claim della campagna di comunicazione sul gioco d’azzardo patologico,

15 Febbraio 2019

“Quando la vita è un gioco è in gioco la vita”. Un messaggio chiaro, asciutto, efficace, quello scelto dalla Regione come claim della campagna di comunicazione sul gioco d’azzardo patologico, che da lunedì 18 febbraio comparirà per le strade di tutta la Toscana, su bus e tramvia, sui quotidiani e sui social, e verrà trasmesso anche per radio. L’immagine è quella di due persone, un uomo e una donna, incollate ad altrettante slot machine, ipnotizzate dal gioco. Sotto, la scritta: Nel gioco d’azzardo si rischia di perdere soldi, lavoro e famiglia. Quando diventa un problema chiama il numero verde: 800 88 15 15.

 

 

La campagna è stata presentata stamani dall’assessore al diritto alla salute e al sociale Stefania Saccardi (nella foto), assieme alla consigliera regionale Serena Spinelli, presidente dell’Osservatorio regionale sulla dipendenza da gioco d’azzardo patologico. “La dipendenza dal gioco d’azzardo – ha detto l’assessore Saccardi – sta diventando sempre più preoccupante, perché coinvolge un numero crescente di persone di tutte le età e di tutte le fasce sociali, che si lasciano tentare dal gioco, fino a far diventare questa passione una vera patologia La Toscana è stata tra le prime regioni che hanno cercato di dare risposte alla crescente domanda di aiuto, sia delle persone entrate ormai nel vortice del gioco d’azzardo patologico, che dei loro familiari. Abbiamo messo in campo tante iniziative, tanti progetti, e costruito una rete territoriale in grado di farsi carico delle persone e delle lo ro famiglie. Ora abbiamo deciso di lanciare questa campagna di sensibilizzazione e informazione – spiega Stefania Saccardi -, rivolta a tutta la popolazione, ma in particolare alle categorie a rischio: giovani, persone disagiate. Della campagna fa parte anche un numero verde: invito tutte le persone che vogliono aiuto per liberarsi dal gioco patologico, e i loro familari, a chiamarlo. All’altro capo del filo troveranno persone esperte e preparate in grado di aiutarle”.

 

 

“La Toscana è stata una delle prime Regioni a darsi una legge sulla ludopatia – ha ricordato Serena Spinelli – Con questa campagna diamo seguito a una serie di impegni presi. Prevenzione e informazione sono strumenti fondamentali per ridurre l’accesso al gioco in maniera patologica. Il fatto che tra i giovani sia in calo è anche frutto dell’informazione. Il gioco può diventare una patologia, e in molti casi ci sono multidipendenze. Spesso sono le famiglie che si rivolgono agli operatori. La rete dei servizi è in grado di dare risposte. Il logo No slot che proponiamo agli esercenti è una scelta etica: gli esercizi che lo scelgono, evitando di installare slot machine, diventano nostri partner nel contrasto al Gap. Dobbiamo continuare a lavorare, è necessario impegnarsi sugli anziani, sui bambini, sugli immigrati”.
I numeri del gioco d’azzardo patologico (Gap) sono purtroppo in crescita, in Toscana come a livello nazionale (vedi dati più avanti). La Regione, a partire dalla legge regionale del 2013, che contiene una serie di misure per il gioco consapevole e la prevenzione della ludopatia, ha messo in atto in questi anni molte iniziative di prevenzione e di contrasto al Gap. Nel luglio del 2018 ha varato il Piano regionale di contrasto al gioco d’azzardo, finanziato con oltre 3 milioni, che si propone di concorrere alla rimozione delle cause sociali e culturali che possono favorire le forme di dipendenza da gioco, e di promuovere una risposta coordinata e continuativa alle persone che manifestano un problema di Gap. La campagna varata oggi è una delle azioni che fanno parte del Piano.

L’azione di contrasto al Gap condotta dalla Regione si è sviluppata su quattro direttrici: prevenzione primaria, prevenzione secondaria, formazione degli operatori, trattamento ambulatoriale; e, per i soggetti più compromessi, la sperimentazione di comunità residenziali. Con le risorse derivanti dal Fondo istituito dal Ministero della salute, la Regione prosegue la realizzazione di progetti innovativi in tema di contrasto del Gap. Tra questi rientra anche la campagna di informazione e comunicazione.

 

 

La campagna “Quando la vita è un gioco è in gioco la vita”

La campagna istituzionale partirà lunedì 18 febbraio e durerà un mese. La campagna comprende grandi affissioni su strada, dinamica bus e tramvia, arredo urbano su tutto il territorio regionale; pagine sui quotidiani regionali cartacei e online; 8 passaggi al giorno su una ventina di emittenti radiofoniche; banner sponsorizzato su Facebook, Twitter e Instagram. Brochure informative saranno distribuite sul territorio nelle Aziende sanitarie e alle Società sportive.

Il numero verde 800 88 15 15, in funzione dal lunedì al venerdì, con orario 9-18. All’altro capo del filo ci saranno psicologi-psicoterapeuti.

Costo della campagna, 180.000 euro (fondi ministeriali).

Nell’ambito della campagna, è stato realizzato anche il logo No slot, che verrà dato a tutti gli esercizi pubblici che ne faranno richiesta e che scelgono di non installare le macchinette popolarmente definite “mangiasoldi”, cioè apparecchi e congegni per il gioco, lecito, con vincite di denaro. I Comuni dovranno poi verificare che circoli ed esercizi che espongono il logo rispettino gli impegni presi: se in un locale No slot saranno trovati apparecchi per il gioco, il Comune dovrà rimuovere la vetrofanìa e comunicare il fatto alla Regione, che cancellerà il locale dall’elenco.

 

 

PressGiochi