11 Gennaio 2025 - 16:51

Imprese nel gaming: nel 2018 sono 7.914 le attività registrate

Il sistema delle imprese, nonostante un 2018 trascorso con l’affanno, alla fine mette a segno un saldo positivo tra aperture e chiusure. Nell’anno da poco concluso i terminali delle Camere

30 Gennaio 2019

Il sistema delle imprese, nonostante un 2018 trascorso con l’affanno, alla fine mette a segno un saldo positivo tra aperture e chiusure. Nell’anno da poco concluso i terminali delle Camere di commercio hanno registrato l’iscrizione di 348.492 nuove imprese (8.500 in meno rispetto al 2017) e 316.877 chiusure di imprese esistenti (quasi 6mila in più rispetto all’anno precedente). Il risultato di queste due dinamiche ha consegnato a fine dicembre un saldo positivo per 31.615 imprese, una crescita dello 0,5%. Anche se positivo, il dato 2018 segna un rallentamento rispetto al 2017.

E’ stato il Mezzogiorno a trainare la crescita del tessuto imprenditoriale del Paese nell’anno appena concluso. Quasi il 60% del saldo è dovuto alla performance di Sud e Isole, dove il bilancio è stato positivo per 18.705 unità. In crescita le società di capitali mentre diminuiscono imprese individuali e società di persone. Continua la difficoltà del settore artigiano.

 

E’ quanto emerge, in sintesi, dai dati diffusi da Unioncamere-InfoCamere sulla natalità e mortalità delle imprese italiane nel 2018.

 

Per quanto riguarda il settore dei giochi e scommesse, lotterie e case da gioco, continua moderata la crescita che nel 2018 in Italia conta 7.914 imprese registrate alla Camera di Commercio. Erano 7.711 a fine 2017.

Di queste 7.029 imprese sono attive, 95 sono le nuove iscrizioni, 580 le imprese cessate, 688 le attività oggetto di variazione.

Di queste 2.944 sono sotto forma di imprese individuali, 3.786  sono società di capitale, 1.149 società di persone e 35 altre forme.

 

“Resta alta la voglia di impresa degli italiani, anche se si avvertono segnali di indebolimento da non trascurare. Occorre sostenere ancora questa vitalità imprenditoriale, anche se la sfida per il sistema Paese è quella di permettere alle aziende di restare sul mercato, contribuendo così alla stessa crescita occupazionale”. E’ quanto ha sottolineato il presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli.

 

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