Nel 2018 il 48% dei giovani studenti italiani tra i 14 e i 19 ha tentato la fortuna almeno una volta. E’ quanto emerge dai dati dell’osservatorio Gioco & Giovani:
Nel 2018 il 48% dei giovani studenti italiani tra i 14 e i 19 ha tentato la fortuna almeno una volta.
E’ quanto emerge dai dati dell’osservatorio Gioco & Giovani: abitudini, motivazione e approccio di Nomisma realizzato con il supporto di UniGroup e il contributo dell’Università di Bologna.
Ad aprire i lavori è stato il presidente Nomisma, Luca Dondi che ha presentato i numeri chiave riscontrati nell’indagine presentata dall’Osservatorio. Tra i relatori, il presidente del Gruppo Unipol, Pierluigi Stefanini; partecipano all’evento Antonello Scorcu e Nicola De Luigi docenti dell’Università di Bologna, l’ass. all’educazione ed istruzione del comune di Milano, Laura Galimberti e per l’assessorato alle politiche sociali della Regione Lombardia Ilaria Marzi.
“Quella di oggi – ha spiegato Dondi – è la quinta puntata di un Osservatorio nato nel 2008 che ha l’ambizione di studiare il fenomeno, dimensionarlo e vedere il grado di diffusione del gioco d’azzardo tra i giovani. I numeri che presentiamo sono relativi all’ammontare delle giocate: siamo oltre ai 100 miliardi; le perdite nette sono nell’ordine dei 19 miliardi. Una cifra molto più consistente rispetto a quella che si sta discutendo in termini di reddito di cittadinanza e di Quota 100.
Inoltre, con l’Osservatorio, cerchiamo di capire quali sono le modalità di gioco. Ci si sta trasferendo dalla rete fisica all’online e sta cambiando la mappa dei giochi che vengono praticati. Il focus principale è quello sulla componente più giovane e quindi più a rischio in termini di potenziale dipendenza. I dati sono sconfortanti: sono circa il 48% i giovani che hanno giocato almeno una volta nell’ultimo anno e sono il 10% quelli che giocano almeno una volta alla settimana”.
Tra i giovani scommettitori – rivela l’indagine – il 75% dichiara di sostenere una spesa media settimanale per i giochi inferiore a 3 euro. In Lombardia l’interesse per il gioco d’azzardo tra i giovani è del 41% dato leggermente inferiore alla media italiana. L’attitudine al gioco d’azzardo è maggiore al centro (47%) e al Sud e isole (55%).
L’Osservatorio Gioco e Giovani ha visto il coinvolgimento di oltre 10.000 studenti, di età compresa tra i 14 e i 19 anni, appartenenti a scuole secondarie di secondo grado di tutto il territorio nazionale.
Perché i giovani iniziano a giocare? Il 26% dei giocatori lo fa per curiosità, il 20% per casualità, il 13% per la conoscenza di altri giocatori, il 10% per la speranza di vincere denaro, il 5% è influenzato dalla pubblicità.
Il 33% dei giovani giocatori percepisce il gioco come una perdita di soldi. Il 25% dei giocatori associa al gioco una componente dark (dipendenza o rischio) mentre il 21% dei giocatori considera il gioco un divertimento.
Il gioco più popolare tra i giovani è il Gratta&Vinci (nel 2018 lo ha provato il 37% di studenti maggiorenni e il 33% di studenti minorenni) seguito dalle scommesse sportive in agenzia (28% maggiorenni e 19% minorenni).
Il 10% degli studenti delle scuole secondarie superiori è frequent player, ha giocato, cioè, una volta a settimana o anche più spesso.
Identikit del giovane giocatore d’azzardo: ragazzo (59%), del Sud Italia o Isole (55%), maggiorenne (54%) , con un istruzione professionale o tecnica (rispettivamente 57% e 51) che viene da una famiglia in cui vi è un’abitudine al gioco (66%).
L’incidenza di giocatori con approccio problematico è più alta tra gli studenti degli istituti professionali (20% vs 10% dei licei e 11% degli istituti tecnici), nelle regioni del sud e delle isole (16%)e tra i maschi(17% dei giocatori).
Nel corso della presentazione, il prof. Nicola De Luigi ha spiegato come il 6% dei ragazzi che si sono avvicinati al gioco d’azzardo abbia sviluppato pratiche di gioco problematiche.
Il professore Antonello Scorcu del Dipartimento Economia analizzando i dati dell’osservatorio Gioco & Giovani ha cercato di spiegare quali sono i tipi di gioco d’azzardo più diffusi fra i giovani e quanto spendono mediamente. “I giochi online – ha spiegato Scordu – diventano sempre più importanti essendo frequentati da giocatori abituali. Inoltre, rappresentano anche quelli meno controllati”.
I dati presentati da Nomisma evidenziano la diffusione del gioco d’azzardo anche tra i giovanissimi e suggeriscono l’importanza del monitoraggio del fenomeno per impostare azioni efficaci di prevenzione e sensibilizzazione. È con questo spirito che nasce l’Osservatorio Nomisma – realizzato con il supporto di Unipol e in collaborazione con tre dipartimenti dell’Università di Bologna.
PressGiochi
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