23 Dicembre 2024 - 20:34

Piacenza. Le Acli ai sindaci: “Adeguarsi a quanto disposto dalla Regione in materia di gioco”

Roberto Agosti, presidente provinciale Acli Piacenza, chiede conto a tutti i sindaci della provincia piacentina di adeguarsi alle norme regionali in materia di contrasto al gioco d’azzardo. «Per porre qualche limite alla

07 Gennaio 2019

Roberto Agosti, presidente provinciale Acli Piacenza, chiede conto a tutti i sindaci della provincia piacentina di adeguarsi alle norme regionali in materia di contrasto al gioco d’azzardo. «Per porre qualche limite alla diffusione del gioco patologico- afferma Agosti – come il sindaco ben saprà, la Giunta della Regione Emilia Romagna, con delibera n° 831 del 12 giugno 2017, che ha come oggetto “modalità applicative del divieto alle sale gioco e alle sale scommesse e alla nuova installazione di apparecchi per il gioco d’azzardo lecito (l.r 5/2013 come modificata dall’art. 48 l.r. 18/16)”, ha chiesto a tutti i Comuni della Regione, entro sei mesi dalla data di pubblicazione della delibera di eseguire una mappatura dei seguenti locali; sale giochi e sale scommesse situate a meno di 500 metri dai luoghi sensibili; esercizi commerciali, di somministrazione di alimenti e bevande, aree aperte al pubblico, circoli privati ed associazioni, esercizi autorizzati ai sensi degli art. 86 e 88 del TULPS che ospitano apparecchi per il gioco d’azzardo lecito di cui all’art. 110 comma 6 del TULPS, situati a meno di 500 metri dai luoghi sensibili; indicava cosa intendere per luoghi sensibili; definiva le modalità di misurazione delle distanze.

Successivamente, dopo la mappatura, era compito delle amministrazioni dare applicazione alle successive indicazioni della delibera, che prevede, sulla base della mappatura:

1) di comunicare ai titolari delle sale gioco e sale scommesse ricadenti nel divieto di esercizio (locale situato a meno di 500 metri dai luoghi sensibili) l’adozione, nei successivi sei mesi, dei relativi provvedimenti di chiusura;

2) ai titolari degli altri esercizi con apparecchi per il gioco d’azzardo di cui all’art. 110 comma 6 del TULPS, ricadenti anch’essi nell’area situata a meno di 500 metri dai luoghi sensibili, il divieto di installazione di nuovi apparecchi e il divieto di rinnovo dei contratti di utilizzo alla loro scadenza;

3) al fine di consentire la progressiva delocalizzazione delle sale gioco e delle sale scommesse, agli esercenti che intendano proseguire la propria attività in zone non soggette a divieto di concedere una proroga fino ad un massimo di ulteriori sei mesi rispetto al termine per l’adozione del provvedimento di chiusura.

Signor sindaco, i tempi sono scaduti e pertanto le chiedo, a nome delle ACLI provinciali di Piacenza, se ha provveduto a dare seguito a quanto deliberato nell’ordinanza regionale e qual è la situazione attuale nel comune di Piacenza. E’ evidente che questo è solo un primo passo, sicuramente insufficiente per una valida azione di contrasto al gioco d’azzardo, per cui le chiedo anche se e quali altre misure intende adottare».

 

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