“Un collega mi ha girato una foto quanto mai emblematica di come è fortemente aleatoria l’interpretazione del divieto di pubblicità sulle varie offerte di gioco. Un decreto stringente e
“Un collega mi ha girato una foto quanto mai emblematica di come è fortemente aleatoria l’interpretazione del divieto di pubblicità sulle varie offerte di gioco.
Un decreto stringente e penalizzante – afferma Luca Pasquini, presidente della delegazione Toscana di Sapar – ha finito per esserlo solo per il settore AWP, lasciando spazio a proroghe per le sponsorizzazioni delle squadre di calcio e per i contratti stipulati con i media prima dell’approvazione del DDL.
I prodotti della mamma di tutte le concessionarie risultano addirittura esenti da ogni disciplina, da ogni avvertimento da esporre nei pubblici esercizi, eccezion fatta per il messaggio stampato “nuoce gravemente alla salute”.
Nonostante le promesse (pre elettorali) da marinaio del vice premier nonché ministro del lavoro Luigi Di Maio e del Senatore portavoce ex conduttore del LA GABBIA e BENVENUTI NELLA GIUNGLA, Gianluigi Paragone che garantivano lotta senza quartiere alle lobby dell’azzardo, ci ritroviamo al punto che niente è cambiato.
Proprio cosi, il “si cambia tutto” per non cambiare niente di gattopardiana memoria trova ampio riscontro nel fermo improvviso che hanno avuto gli unici due provvedimenti che avrebbero veramente colpito le lobby: il divieto di pubblicità e la riduzione degli aggi sui gratta e vinci e tutte le altre lotterie istantanee.
Provvedimenti questi che si sono trasformati miracolosamente e inspiegabilmente in aumento di preu per le AWP.
Come ho già detto in tempi meno sospetti al giornalista Paragone, “dite urlate fate ma mai veramente contro le lobby” ; solo e sempre contro quella parte di filiera che forse nuoce agli interessi delle grandi concessionarie.
In un paese dove il decreto dignità e la legge di stabilità dovevano mettere sullo stesso piano tutti i soggetti della filiera del gioco, ci ritroviamo solamente a obbligare i gestori di AWP a tappezzare giochi e locali con locandine assurde e ripetitive, con un cambio di parco apparecchi nel nome della lotta al GAP, con alle viste l’obbligo dell’attivazione mediante introduzione di tessera sanitaria, in un gioco dove l’incidenza dei minori è pari allo 0,003%, dovendo anche rispettare regolamenti comunali capestro che impongono distanze ed orari.
Nel frattempo Lottomatica e Sisal, scevre da quanto menzionato sopra, danno il meglio di se sfornando lotterie nuove e limitandosi al messaggio, di bassissimo impatto economico,”nuoce gravemente alla salute”.
E mentre la filiera delle AWP volge al collasso, il vice premier con sorriso beffardo dichiara di aver tolto ricchezza a chi negli anni l’aveva tolta agli italiani… incurante di tutti quei posti di lavoro che inesorabilmente svaniranno.
E pensare che le AWP sono le uniche a non aver MAI fatto pubblicità. Evviva il movimento (popolare) 5 Stelle”.
PressGiochi