25 Novembre 2024 - 00:36

Una Manovra tutta da riscrivere? Ecco le novità sui giochi che approdano a Palazzo Madama

Con 312 voti favorevoli e 146 contrari l’Aula ha approvato in prima lettura la Legge di Bilancio. Ora la battaglia si sposta in Senato, con le misure-chiave del contratto giallo-verde,

10 Dicembre 2018

Con 312 voti favorevoli e 146 contrari l’Aula ha approvato in prima lettura la Legge di Bilancio. Ora la battaglia si sposta in Senato, con le misure-chiave del contratto giallo-verde, reddito e pensioni, grandi assenti a Montecitorio.

Si parte in mattinata con l’esame in commissione Bilancio a Palazzo Madama. In quella sede dovrebbe arrivare il maxi-emendamento del governo con i correttivi per scongiurare la procedura Ue sui conti. “Entro lunedì si tirano le fila. Sono fiducioso sulla ragionevolezza del governo italiano, spero in quella della Commissione”, ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, al termine del voto della Camera.

Ma quali sono le novità nel testo che approda al Senato per il mondo dei giochi?

Nel passaggio alla Camera, oltre al già presente aumento del preu per slot machine e Vlt previsto, si sono aggiunti un paio di emendamenti voluti dagli esponenti del M5S e dal Governo.

Il primo a firma Enrico Massimo Baroni introduce l’articolo 42-bis, che reca disposizioni in materia di prevenzione del disturbo da gioco d’azzardo.

Si prevede in primo luogo che, a decorrere dal 1° luglio 2019, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli mette a disposizione gli orari di funzionamento degli apparecchi da gioco (videolottery e new slot), per consentire agli enti locali di monitorarne il rispetto e irrogare le relative sanzioni; si demanda l’attuazione della norma a un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle dogane (comma 1, lettera a)). Si chiarisce che le regole tecniche di produzione degli apparecchi che consentono il gioco da remoto devono prevedere la memorizzazione, conservazione e trasmissione dell’orario di funzionamento (comma 1, lettera b)).

Si attribuisce alla riforma complessiva in materia di giochi pubblici, prevista dal decreto legge n. 87 del 2018 (cd. decreto dignità), il compito di definire criteri omogenei sul territorio nazionale per la distribuzione e gli orari degli esercizi che offrono gioco pubblico, al fine di monitorarne in via telematica il rispetto dei limiti definiti (comma 2). Ai sensi del comma 3, agli oneri previsti dall’articolo, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli fa fronte con risorse proprie.

 

L’emendamento del Governo introduce invece l’articolo 89-bis in materia di giochi, il quale:.

 per attribuire la nuova concessione per l’esercizio dei giochi numerici a totalizzatore nazionale (GNTN: giochi di sorte basati sulla scelta di numeri da parte dei consumatori all’atto della giocata, ovvero sull’attribuzione alla giocata medesima di numeri determinati casualmente, come il Superenalotto) proroga la gestione dell’attuale concessionario, fino all’aggiudicazione della nuova concessione e, comunque, non oltre il 30 settembre 2019 (comma 1);

 estende alle concessioni in scadenza nel 2019 (la vigente normativa riguarda quelle in scadenza nel periodo biennio 2013-2018) la previsione dell’indizione di una gara per l’attribuzione di 210 concessioni di gioco per la raccolta del Bingo (comma 2);

 proroga dal 31 dicembre 2018 fino all’aggiudicazione della nuova concessione e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2019 le concessioni in essere e la titolarità dei punti di raccolta regolarizzati in materia di scommesse su eventi sportivi, anche ippici, e non sportivi, ivi compresi gli eventi simulati (comma 3);

 proroga di un anno, dal 31 dicembre 2018 al 31 dicembre 2019, il termine oltre il quale non possono più essere rilasciati nulla osta per i vecchi apparecchi con vincita in denaro, new slot (articolo 110, comma 6, lettera a) del TULPS), prevedendo che essi siano dismessi entro il 31 dicembre 2020, in luogo del 31 dicembre 2019 (comma 4). Le maggiori entrate derivanti dalle norme sulla proroga delle concessioni sul Bingo e sulle scommesse sono quantificate in 70,8 milioni per l’anno 2019 e confluiscono nel Fondo per l’attuazione del programma di governo (di cui all’articolo 55 (comma 426) del provvedimento in esame).

 

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