“C’è chi ha sempre contribuito meno alla fiscalità, come i grandi colossi di banche, assicurazioni e gioco d’azzardo. Vogliamo riequilibrare una situazione profondamente ingiusta, in modo da permettere alle piccole
“C’è chi ha sempre contribuito meno alla fiscalità, come i grandi colossi di banche, assicurazioni e gioco d’azzardo. Vogliamo riequilibrare una situazione profondamente ingiusta, in modo da permettere alle piccole e medie imprese di pagare meno”.
Lo afferma Luigi Di Maio parlando degli interventi inclusi nella Manovra fiscale a favore delle imprese.
“Finalmente – afferma – paga chi non aveva mai pagato davvero ed era sempre stato privilegiato nonostante qualcuna di queste attività causasse anche danni sociali, come nel caso del gioco d’azzardo, e si dà respiro a chi ha sempre pagato più del dovuto e che a volte ha dovuto chiudere baracca a causa di un fisco troppo elevato e di una burocrazia assurda.
Continueremo anche la stretta sul gioco d’azzardo, che per noi è una questione etica ancora prima che economica. Nel prossimo trienno il prelievo sulle somme giocate nelle new slot e videolottery porterà nelle casse dello Stato oltre 700 milioni in più. Con questi soldi finanzieremo il Reddito di cittadinanza, quota 100 e gli investimenti, così da fare crescere il Pil e l’occupazione a ritmi più degni di un Paese come l’Italia”.
Ad intervenire sulle affermazioni del Ministro del Lavoro il presidente di Sistema Gioco Italia, Stefano Zapponini, secondo cui ” Le uniche vere certezze sono che l’ennesimo aumento del PREU genera disoccupazione, rende il gioco di stato meno conveniente di quello illegale ed aumenta Gap. Serve studiare e fare riforma settore sostenibile ed equilibrata” conclude.
PressGiochi