23 Dicembre 2024 - 21:19

Piemonte: il Consiglio respinge gli emendamenti in materia di gioco

Il Consiglio regionale del Piemonte, riunito questo pomeriggio, ha respinto gli emendamenti dei consiglieri Andrea Tronzano (FI) e Luca Cassiani (Pd) relativi alla non retroattività della legge regionale sul gioco

20 Novembre 2018

Il Consiglio regionale del Piemonte, riunito questo pomeriggio, ha respinto gli emendamenti dei consiglieri Andrea Tronzano (FI) e Luca Cassiani (Pd) relativi alla non retroattività della legge regionale sul gioco d’azzardo e sull’utilizzo del distanziometro. Gli emendamenti all’art. 88 del decreto Omnibus sono stati respinti con i pareri contrari della giunta che si è espressa in maniera contraria su tutte le proposte presentate.

 

“Il Piemonte – ha dichiarato Tronzano – in questo momento è un laboratorio anche per le altre regioni per capire se questi strumenti funzionano. L’effetto di togliere la slot dai luoghi usuali è sicuramente un effetto che dura qualche anno. Ma dobbiamo considerare che a livello nazionale ci sono 150mila posti di lavoro a rischio per normative come questa. Le aziende hanno fatto investimenti enormi. Non è vero – ha concluso il consigliere – che il gioco d’azzardo è diminuito, si è solo spostato sulle multinazionali, a discapito dei piccoli imprenditori del territorio. Il distanziometro non funziona”.

 

Ad intervenire anche il Consigliere Cassiani del Pd (nella foto) che ha affermato come l’effetto del distanziometro sia diverso da territorio a territorio. “Nessuno mette in discussione il dovere della Regione di occuparsi dei ludopatici, ma dobbiamo chiederci se lo strumento del distanziometro mette gli imprenditori in una condizione sfavorevole in Piemonte rispetto a quella di imprenditori di altre regioni. Il distanziometro non ha senso così com’è, con questa legge abbiamo soltanto spostato il problema.

A tutela del gioco d’azzardo è intervenuta tutta la categoria imprenditoriale unita ai sindacati italiani. Una situazione straordinaria supportata da numerosi ricorsi presso gli organi amministrativi. Delegare la forza della politica alla magistratura perché non riusciamo a trovare una strada insieme non è fare un buon servizio alla regione. Purtroppo oggi è la Magistratura ad ascoltare i reali bisogni del Paese; quindi fa bene chi si rivolge ai tribunali.

Devo constatare che il Consiglio non si è interessato, come ha fatto al gioco d’azzardo, a settori più delicati come quelli legati all’alcol e alle dipendenze da sostanza”.

 

 

“E’ innegabile – ha dichiarato Marco Grimaldi – che con questa legge una parte del far west del gioco d’azzardo si è fermato, la riduzione delle slot machine è stata notevole in questi primi mesi”.

 

Ad esprimere parere sfavorevole agli emendamenti sul gioco anche l’assessore Gianna Pentenero che ha ricordato gli effetti benefici finora raggiunti dalla legge contro le ludopatie e il gioco d’azzardo. “La legge ha l’obiettivo anche di rispondere all’attuazione di norme sanitarie che hanno introdotto il Gap nei Lea. Il Decreto attuativo adottato in Conferenza unificata non è stato emanato ma, in base a quello che abbiamo sentito ieri dagli esperti, il distanziometro può essere un deterrente per la prevenzione al gioco patologico. Dovremo attendere i dati che arriveranno in futuro. Oggi la fotografia che abbiamo è prudenziale con interventi che hanno ridotto la perdita di gioco dei piemontesi. E’ evidente che ci siano altre forme di gioco, ma non sono direttamente fruibili come quelle lecite”.

 

“Condanniamo – ha affermato Giorgio Bertola – un modello economico che ha portato a questo problema, si è passati dalle lotterie ad una “tassa sul disagio” che mette in difficoltà persone che hanno già altri problemi”.

“Le regioni – ha aggiunto Andrea Appiano – hanno potestà legislativa sui distanziometri su gioco d’azzardo, la nostra norma è intervenutà sulla prevenzione in campo sanitario. C’è la necessità che lo Stato legiferi sulla questione”.

 

Tra gli emendamenti presentati dal Consigliere di Fi, Tronzano, anche quello all’art. 89 bis di sospendere la legge in vigore sul gioco in attesa del riordino del settore previsto dal decreto Dignità. Emendamento anche questo respinto.

Il consigliere Domenico Rossi intervenendo durante la discussione ha affermato: “la nostra legge non proibisce, sposta”.

 

PressGiochi