25 Novembre 2024 - 03:06

Toscana, indagine Edit: “Rischio ludopatia in diminuzione tra gli adolescenti che giocano d’azzardo”

La prevalenza della ludopatia è in diminuzione tra gli adolescenti della regione Toscana. Solo il 7% potrebbero incorrere in questo fenomeno, ovvero circa 13mila ragazzi. Sono questi i diati appena

08 Novembre 2018

La prevalenza della ludopatia è in diminuzione tra gli adolescenti della regione Toscana. Solo il 7% potrebbero incorrere in questo fenomeno, ovvero circa 13mila ragazzi.

Sono questi i diati appena forniti presso l’Istituto degli Innocenti a Firenze dalla V indagine EDIT, (Epidemiologia dei Determinanti dell’Infortunistica stradale in Toscana), studio multicentrico ideato e realizzato dall’Agenzia regionale di sanità (ARS), a partire dal 2005, con cadenza triennale. L’obiettivo della rilevazione è quello di indagare i comportamenti alla guida e gli stili di vita a rischio in un campione di quasi 7.000 studenti frequentanti gli istituti d’istruzione secondaria di II grado della Toscana.

 

“Il gioco negli ultimi 10-15 anni è aumentato a livello nazionale, – affermano – Toscanalo sabbiamo bene, ma i nostri ragazzi ci dicono che nella nostra regione l’attitudine al gioco sta diminuendo. I giovani rappresentano i soggetti puù vulnerabili relativamente al problema della ludopatia e anche se in Toscana il 42% degli adolescenti ha giocato almeno una volta nella vita ma non c’è la convergenza tra i due generi. Le ragazze giocano in maniera costante con il crescere dell’età, mentre il gioco aumenta con l’aumentare dell’età tra i maschi. I giochi preferiti sono come al solito i Gratta e vinci, le scommesse sportive e i giochi di abilità.

Per analizzare chi di loro può sviluppare il problema della ludopatia, la nostra ricerca ci dice che la prevalenza è in diminuzione nella nostra regione: circa il 7% pari a 13mila, comparando i dati delle tre asl regionali.

Le abitudini non salutari – concludono i ricercatori – tra i giovani toscani stanno diminuendo ma va evidenziato come non aumentino le abitudini salutari”.

 

Parlando di bullismo, hanno affermato i ricercatori “cresce soprattutto tra le attività di gioco online, tra i maschi. I ragazzi lasciano l’aspetto del gioco per alzare il tiro e fare vere attività di bullismo”.

 

PressGiochi

 

Rapporto Edit Toscana: gioco tra minori non assume scenari critici e in diminuzione

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