17 Novembre 2024 - 07:37

Massa Carrara: si lavora per inserire nuovi luoghi sensibili nel regolamento sul gioco

L’amministrazione di Massa Carrara è al lavoro su un regolamento sul gioco d’azzardo che aggiungerà nuovi luoghi sensibili (quelli che non potranno avere slot machines nel raggio di 500 metri)

07 Novembre 2018

L’amministrazione di Massa Carrara è al lavoro su un regolamento sul gioco d’azzardo che aggiungerà nuovi luoghi sensibili (quelli che non potranno avere slot machines nel raggio di 500 metri) a quelli già previsti dalla legge regionale del 2018: la proposta più recente, presentata ieri nella commissione attività produttive presieduta da Gabriele Guadagni, è quella di includere le biblioteche, i musei e gli edifici sottoposti a vincolo di tutela. Dopo un ulteriore passaggio in commissione il nuovo regolamento passerà finalmente al vaglio del Consiglio comunale.

La legge regionale del 23 gennaio 2018 contro la dipendenza da gioco prevede l’imposizione di distanze minime dai luoghi sensibili. Nuovi centri scommesse e spazi per il gioco dovranno dunque essere situati ad una distanza inferiore a 500 metri da istituti scolastici, luoghi di culto, sedi dei centri socio-ricreativi e sportivi, strutture sanitarie o socio-assistenziali, banche e sportelli bancomat, compro-oro o gioielli. I Comuni possono però individuare a propria discrezione altri luoghi sensibili considerando l’impatto sul contesto urbano, sulla sicurezza urbana, sulla viabilità, nonché sull’inquinamento acustico e il disturbo della quiete.

Il Tar della Toscana ha annullato il regolamento preparato dal Comune di Livorno in quanto eccessivamente restrittivo. Si tratta dunque di trovare il giusto equilibrio tra libera iniziativa privata e tutela della sicurezza e della salute pubblica. Vista la particolare fragilità della popolazione giovanile emersa dalla rilevazione sulle abitudini di gioco degli adolescenti effettuata dal Sert di Massa Carrara per l’anno 2018 la proposta è stata quella di aggiungere biblioteche e musei all’elenco dei luoghi sensibili, in quanto luoghi di aggregazione giovanile. Per preservare invece la sicurezza e il decoro dei centri storici (due dei criteri contemplati dalla legge regionale) saranno inoltre aggiunti gli edifici sottoposti a vincolo di tutela: e dunque palazzo Rosso, palazzo Pisani e l’Accademia di belle arti nel centro storico, la zona Treno a Bonascola, l’Anffas, il cimitero di Turigliano, l’ex colonia Vercelli a Marina.
I DATI – Per lo studio sono stati assunti a campione 589 studenti, con un’età media di 18 anni; ai ragazzi è stato chiesto di compilare un test. Il 69% degli intervistati ha dichiarato di giocare o aver giocato almeno una volta negli ultimi 12 mesi. Un dato in calo rispetto al 2017 quando i giovani giocatori d’azzardo era il 75%. Il gioco maggiormente popolare tra i giovanissimi è risultato il gratta e vinci (23%), seguito a ruota dal calcio scommesse (17%) e dal gioco di carte a soldi (12%). Un non trascurabile 3% si diletta col videopoker. Difficilmente i giocatori sono settoriali, però: il 66% si dedica a due o più giochi. Quanto alla frequenza, il 28% ha dichiarato di giocare su base mensile, l’8% addirittura ogni giorno. Prendendo in considerazione i dati relativi alla spesa massima sostenuta, vediamo che 200 studenti su 589 non hanno mai speso soldi. Dei restanti 388, quasi il 13% è arrivato a puntare in un giorno una somma compresa tra i 10 e 49 euro. L’1,3% ha raggiunto una cifra compresa tra i 50 e i 99 euro, un altro 1,3 % tra 100 e 199 euro. Lo 0,8% è arrivato a una puntata massima impressionante, sopra i 200 euro. Il 5% degli studenti (una trentina) è classificabile nella categoria dei giocatori a rischio e il 3% (poco meno di venti) è già un giocatore problematico.

 

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