Slot machine. Il fisco perde l’iva sugli incassi dei bar
Il fisco perde l’Iva sugli incassi delle slot machine all’interno dei bar. O, almeno, questo è quello che accade quando il contenzioso finisce in commissione tributaria: i giudici, infatti, hanno
04 Maggio 2015
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Il fisco perde l’Iva sugli incassi delle slot machine all’interno dei bar. O, almeno, questo è quello che accade quando il contenzioso finisce in commissione tributaria: i giudici, infatti, hanno confermato l’esenzione iva stabilita nella legge Finanziaria del 2005 nei rapporti tra concessionari e terzi incaricati della raccolta laddove gli esercenti svolgano soltanto prestazioni di servizi nei confronti del gestore oppure anche attività di raccolta delle giocate per il concessionario della rete.
Lo ha ribadito a febbraio la Commissione Tributaria di Secondo Grado di Bolzano, relativamente al ricorso del 2006 presentato da un barista e dichiarato inammissibile in primo grado contro l’amministrazione che aveva chiesto il pagamento dell’Iva. Per la Commissione di Secondo Grado l’allaccio alla rete telematica e l’iscrizione all’Albo degli operatori sono elementi sufficienti a dimostrare che il barista raccoglie gioco; infatti “l’esercente stipula un contratto con il concessionario nel quale vengono previsti una serie di impegni, vincoli e condizioni che dimostrano il ruolo attivo e sostanziale del bar nella raccolta delle giocate”.