Dal nostro inviato – E’ stata lanciata questa mattina presso l’Istituto Superiore di Sanità la campagna di promozione del Numero verde Gioco d’azzardo durante l’incontro dal titolo ‘Contrastare il gioco
Dal nostro inviato – E’ stata lanciata questa mattina presso l’Istituto Superiore di Sanità la campagna di promozione del Numero verde Gioco d’azzardo durante l’incontro dal titolo ‘Contrastare il gioco d’azzardo’ promosso dall’ISS con il Centro per la pastorale familiare del Vicariato di Roma e il Forum delle associazioni familiari del Lazio.
Tra gli intervenuti, monsignor Manto; Roberta Pacifici, direttore del Centro nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanita’; Rosilde Di Pirchio, ricercatore e operatore del Numero Verde dell’Istituto Superiore di Sanita’.
Leitmotiv dell’incontro è stato quello di comunicare la necessità di creare una rete che possa fare prevenzione e sostegno ai giocatori problematici a 360 gradi, partendo dall’aspetto medico e sanitario, per passare a quello psicologico emotivo, fino ad arrivare agli aspetti più pratici legati a problemi economici e legali che riguardano i soggetti coinvolti.
Far rete per mettere insieme più entità. “Non è solo una questione medica di cui deve occuparsi il servizio nazionale pubblico. Nell’affrontare il problema del gioco entrano in campo tutta una serie di fattori che richiedono competenze specifiche” ha affermato la dr.ssa Roberta Pacifici.
L’incontro ha posto in evidenza l’importanza del rapporto con il territorio per garantire un intervento più ampio e rapido possibile e avviare un dialogo con le famiglie e con i giocatori, con un ascolto empatico e senza pregiudizio, evitando di avere dei preconcetti sul problema e cercando di individuare un obiettivo condiviso per spingere il giocatore a uscire dalla spirale del gioco.
“La campagna per promuovere questo Numero verde Gioco d’azzardo – ha continuato la responsabile per il Gap dell’ISS – è solo un primo passo, ma rappresenta un inizio rispetto all’enormità del problema. La giornata di oggi rappresenta la volontà dell’ISS i affrontare il tema del gioco visto che si tratta di un fenomeno molto diffuso. Bisogna muoversi in questa direzione, in chiave di prevenzione.
Nella nostra società, come in altre parti d’Europa più evolute si evidenzia la tendenza ad una crescita delle spese voluttuarie rispetto alla spesa per beni necessari come formazione e cultura. Forse il problema sociale più ampio è che la spesa per i beni voluttuari è cresciuta. Serve per questo la necessità di creare un sostegno ai giocatori e fare rete tra le varie istituzioni che possono essere coinvolte nel contrasto a questo problema.
Il servizio sanitario è la medicalizzazione del problema, ma questo aspetto va integrato con il sostegno di tutte le entità che possono intervenire sulla questione”. La dr.ssa Pacifici ha infine ricordato come sia stata avanzata la proposta di introdurre il Numero verde anche nei messaggi di avvertimento sui Gratta e vinci previsti dal Decreto Dignità. Inoltre, la responsabile ha annunciato la pubblicazione nei prossimi giorni dell’indagine sul gioco problematico commissionata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
A ribadire il ruolo centrale di ascoltare i giocatori attraverso punti di ascolto, è stato Monsignor Manto: “Non vogliamo lasciar sole le persone che hanno dei problemi in ambito famigliare legati al gioco compulsivo perché questo problema non colpisce solo la persona in sé ma la famiglia nel suo complesso”.
La parrocchia diventa per questo il punto di riferimento privilegiato in ciascuna località come luogo di ascolto per individuare e indirizzare coloro che ne avessero bisogno. Per questo l’ISS conta molto sulla collaborazione con le istituzioni ecclesiali per sensibilizzare sul tema del gioco patologico e promuovere la conoscenza del Numero verde presentato oggi.
Durante l’evento la dr.ssa Rosilde Di Pirchio, ricercatore e operatore del Numero Verde dell’Istituto Superiore di Sanita’, ha spiegato il funzionamento del Numero e il tipo di approccio fornito a chi chiama.
Di Pirchio ha spiegato come il servizio cerchi di ‘personalizzare l’intervento’, con la predisposizione di schede informatiche dove si creano anche delle casistiche e la ricerca di un obiettivo comune da perseguire per l’individuazione della strada più adatta per ciascun paziente.
Con l’istituzione del Numero Verde, l’ISS mira non solo a fornire assistenza psicologica ai famigliari e a chi gioca ma anche assistenza legale. Di qui il legame dell’ISS non solo con la Chiesa ma anche con la rete di avvocati e associazioni antiusura che possano intervenire sui problemi legali ed economici dei giocatori problematici. Questo permette di assistere nel complesso il malato in tutti gli aspetti che la patologia del gioco può comportare.
La campagna di promozione del Numero verde del gioco d’azzardo patologico verrà diffusa su Sat2000 grazie alla collaborazione con la Cei, sulla Rai e sui viaggi Italo. Nel primo anno del Numero verde sono arrivate circa 2000 chiamate. Anche se nella mattinata le istituzioni ecclesiali hanno sottolineato come sia fondamentale che il giocatore esca dalla vergogna di riconoscere questa malattia e chiedere aiuto, va notato come il 42% delle chiamate siano arrivate direttamente dai giocatori a dimostrazione del fatto che sta crescendo la sensibilità individuale e la voglia di affrontare quello che per molti giocatori è considerato semplicemente come un vizio.
PressGiochi