“Le misure adottate da uno Stato membro per attuare il proprio regime nazionale in materia di tutela dei consumatori, anche per quanto concerne la pubblicità del gioco d’azzardo, dovrebbero essere
“Le misure adottate da uno Stato membro per attuare il proprio regime nazionale in materia di tutela dei consumatori, anche per quanto concerne la pubblicità del gioco d’azzardo, dovrebbero essere giustificate, proporzionate all’obiettivo perseguito e necessarie ai sensi della giurisprudenza della Corte. In ogni caso, uno Stato membro ricevente non deve adottare misure che ostino alla ritrasmissione, sul proprio territorio, di trasmissioni televisive provenienti da un altro Stato membro”.
E’ questa la posizione dell’Istituzioni europee espressa proprio ieri dal Parlamento Ue in vista dell’adozione della nuova direttiva relativa alla fornitura di servizi di media audiovisivi, in considerazione dell’evoluzione delle realtà del mercato.
“Conformemente alla giurisprudenza della Corte di giustizia dell’Unione europea,- spiega il Pe – è possibile limitare la libera prestazione dei servizi sancita dal trattato per motivi imperativi di interesse pubblico generale, ad esempio il conseguimento di un elevato livello di tutela dei consumatori, a condizione che le limitazioni in questione siano giustificate, proporzionate e necessarie.
Di conseguenza, uno Stato membro dovrebbe poter adottare talune misure al fine di garantire il rispetto delle proprie norme in materia di tutela dei consumatori che non rientrano nei settori coordinati dalla direttiva 2010/13/UE”.
“È importante – prosegue il Parlamento – tutelare efficacemente i minori dall’esposizione a comunicazioni commerciali audiovisive connesse alla promozione del gioco d’azzardo. In tale contesto, a livello dell’Unione e nazionale esistono vari regimi di autoregolamentazione o di coregolamentazione intesi a promuovere il gioco d’azzardo responsabile, anche nelle comunicazioni commerciali audiovisive.
Al fine di rimuovere gli ostacoli alla libera circolazione dei servizi transfrontalieri nell’Unione è necessario garantire l’efficacia delle misure di autoregolamentazione e coregolamentazione volte in particolare a tutelare i consumatori o la salute pubblica”.
Negli ultimi anni, il mercato dei servizi di media audiovisivi ha subito un’evoluzione significativa e rapida a causa dell’attuale convergenza tra la televisione e i servizi internet. L’evoluzione tecnica ha reso possibili nuovi tipi di servizi ed esperienze per gli utenti. Le abitudini dei telespettatori, in particolare delle giovani generazioni, sono cambiate notevolmente. Per questo le istituzioni europee hanno deciso di intervenire per aggiornare la precedente direttiva risalente al 2013, anche alla luce di modifiche importanti adottate dagli Stati Membri come nel caso dell’Italia dove il neo Governo ha deciso, per primo in Europa, di vietare la pubblicità di uno servizio circolante in tutta l’Unione, come quello del gioco d’azzardo.
Ma il Parlamento Ue è chiaro: nessun divieto verrà applicato alle trasmissioni televisive provenienti da un altro Stato membro e alle relative pubblicità.
PressGiochi
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