26 Dicembre 2024 - 03:22

La spending review non risparmia il Mef e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

Secondo il procedimento di spending review, approvato nel giugno 2017 dal Governo Gentiloni, il dicastero che di qui al 2020 dovrà fronteggiare i tagli più consistenti sarà il ministero dell’Economia:

29 Agosto 2018

Secondo il procedimento di spending review, approvato nel giugno 2017 dal Governo Gentiloni, il dicastero che di qui al 2020 dovrà fronteggiare i tagli più consistenti sarà il ministero dell’Economia: 510 milioni quest’anno, 503 nel 2019, ancora 510 nel 2020.

 

A spiegare quanto Giovanni Tria dovrà sforbiciare è l’Ufficio Bilancio del Senato. Sono ben 19 le schede di intervento. Si va dagli affitti dei locali ad uso della Ragioneria Generale dello Stato (12,5 milioni) fino al contributo per la gestione della rete ferroviaria nazionale pari a 100 milioni nel 2019 e nel 2020. Ma non è tutto. Pesante sarà anche il taglio delle risorse destinate alle Regioni ed enti per l’edilizia sanitaria pubblica per 25 milioni di euro nel 2019 e 2020.

La mannaia non risparmierà neppure l’Agenzia delle dogane e dei Monopoli che dovrà subire un taglio di 12 milioni nel 2018. Si prevede che la riduzione di spesa operata dovrà essere seguita dalla stipula della convenzione con l’Agenzia e in tale sede si terrà conto del minor stanziamento appostato sul relativo capitolo. L’Agenzia provvederà quindi a porre in essere tutte le misure idonee a regolare l’evoluzione della spesa.

 

Se l’obiettivo è quello di ridurre drasticamente il mercato dei giochi d’azzardo, la decisione di tagliare le spese dell’amministrazione sarà coerente con i fini preposti, diversamente nel caso in qui il Governo, partendo dal ‘caso Autostrade’ decidesse di rivedere tutte le concessioni in essere, incluse quelle dei giochi, e farsi carico di adottare una strategia di maggiore gestione statale del settore. In questo caso, serviranno nuove forze all’amministrazione dei Monopoli e di qualità.

 

PressGiochi