Circa 400 persone tra cittadini ed ex dipendenti del Casinò di Campione hanno partecipato questa mattina alla manifestazione con corteo nelle vie di Como per chiedere la riapertura della casa
Circa 400 persone tra cittadini ed ex dipendenti del Casinò di Campione hanno partecipato questa mattina alla manifestazione con corteo nelle vie di Como per chiedere la riapertura della casa da gioco.
La stessa manifestazione è stata organizzata sotto le insegne di tutte le sigle sindacali e con un obiettivo primario dichiarato: “Riaprire subito il Casinò”. Il corteo è confluito davanti alla sede della Prefettura, rappresentanza locale del Governo “cui sarà rinnovato e amplificato l’appello per un intervento decisivo che con la riapertura del Casinò consenta all’exclave di sopravvivere, poiché oggi l’intera comunità campionese è sul limitare della fine”.
Anche il sindaco di Campione è intervenuto sulla questione: “Questo è un dramma e nessuno interviene, -aveva detto – nessuno si vuole sedere ad un tavolo o dirci come muoverci, è una situazione che non si capisce a meno che dietro non ci sia un disegno che riguarda tutte le case da gioco”, ha detto, rievocando le quattro richieste ufficiali di colloquio inviate a Roma e rimaste lettera morta.
Salmoiraghi ha descritto una Campione d’Italia in ginocchio: 103 dipendenti comunali sono senza salario da febbraio e 500 dipendenti del Casinò (che era la più importante fonte economica del paese) sono ormai disoccupati.
«Abbiamo scritto al ministero degli Interni, al Mef e al Governo a giugno, a luglio e anche il 6 agosto, ma nessuno ci risponde. Chiediamo al Governo, a qualche commissione, a qualche parlamentare della maggioranza di sedersi a un tavolo, se andiamo a casa non lo faremo in maniera silenziosa. Io quello che so dico, abbiamo dato incarico per la verifica di alcune situazioni sulla cui gestione, sia della casa da gioco e sia del Comune, nutro dei forti dubbi. Qui chi ha sbagliato deve pagare, non è giusto che come sempre il conto sia presentato a chi non ha fatto errori» ha concluso Salmoiraghi.
«Abbiamo pronto un piano per ridurre i costi del Casinò di altri 19 milioni di euro estendendo ai lavoratori gli stipendi applicati nel settore gioco in Canton Ticino, ai quali si aggiungono altri 13 milioni di risparmi in Comune grazie alla mobilità. Chiediamo di poter sottoporre le nostre soluzioni a un interlocutore politico».
PressGiochi