La chiusura del Casino di Campione d’Italia ha avuto un inevitabile impatto positivo sulle due case da gioco ticinesi in concorrenza diretta con quella dell’encalve. Se dal 28 luglio al
La chiusura del Casino di Campione d’Italia ha avuto un inevitabile impatto positivo sulle due case da gioco ticinesi in concorrenza diretta con quella dell’encalve.
Se dal 28 luglio al 21 agosto 2017 erano entrati al Casinò 20.194 clienti, nello stesso periodo di quest’estate ci sono stati 24.857 ingressi. Un aumento del 23%, anche se il trend positivo aveva già interessato tutto il 2018.
Pure a livello di incassi c’è stata un’impennata. L’incasso medio-giornaliero di luglio è stato di 107.071 franchi, quello dei primi 20 giorni di agosto di 119.642 franchi (+12%). Nei primi 20 giorni di agosto il giocato delle slot machines è cresciuto addirittura del 37% rispetto al 2017, mentre quello dei tavoli dell’11%.
Un altro segmento di giocatori “in uscita” da Campione è quello dei “pokeristi”, anch’essi in crescita a Lugano nonostante un mese praticamente senza tornei di rilievo.
Analoga la situazione per quanto riguarda il Casinò di Mendrisio.
“A Mendrisio abbiamo potuto registrare un significativo aumento del numero dei visitatori – ha affermato il direttore amministrativo Luca Antonini. Per quanto riguarda Locarno (che fa capo al medesimo azionista), la relativa distanza da Campione ed il diverso bacino di utenza hanno fatto sì che finora non si siano stati cambiamenti sostanziali. «In Ticino – dichiara Antonini – convivono da molti anni tre case da gioco, oltre a Campione, con caratteristiche e clientela diversa. Finora tutte, tra alti e bassi, hanno potuto convivere sul mercato. Ci auguriamo che questa filosofia positiva possa restare tale anche in futuro, nella convinzione che una sana, corretta e onesta concorrenza vada a beneficio dell’intero settore».
PressGiochi
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