E’ stato pubblicato in questi giorni dal Senato della Repubblica il disegno di legge presentato lo scorso 28 giugno dai parlamentari del M5S Giovanni Endrizzi e Matteo Mantero recante l’‘Introduzione
E’ stato pubblicato in questi giorni dal Senato della Repubblica il disegno di legge presentato lo scorso 28 giugno dai parlamentari del M5S Giovanni Endrizzi e Matteo Mantero recante l’‘Introduzione del divieto di pubblicità per i giochi con vincite in denaro’.
Divieto introdotto nel frattempo dal decreto legge chiamato Dignità entrato ufficialmente in vigore la scorsa domenica 12 agosto.
“Dalla seconda metà degli anni Novanta – scrivono i senatori pentastellati – le deroghe al divieto di gioco d’azzardo sono state talmente imponenti da fare letteralmente esplodere l’offerta, anche per i giochi a bassa latenza, in decine di migliaia di punti di offerta.
L’Italia è il primo mercato in Europa per le videolottery, con una diffusione pro capite quasi tripla rispetto agli Stati Uniti. Le scommesse sportive si possono effettuare anche durante gli eventi a cui si riferiscono, in tempo reale.
Un marketing sempre più spregiudicato ed aggressivo ha spesso speculato sulla crisi economica, proponendo attraverso l’azzardo la soluzione a problemi sofferti dalle famiglie italiane e dai singoli, soprattutto i giovani, che vedevano restringersi le opportunità per un progetto di vita futuro.
La pubblicità ha assunto un ruolo determinante e pesantissimo. Non solo per il «reclutamento» di nuovi giocatori. Essa promuove una visione distorta dell’individuo e dei rapporti sociali. È ancora paradossale che le convenzioni di concessione in vigore obblighino i concessionari a investire capitali ingenti in pubblicità.
Infine – concludono – è piuttosto evidente che le sacche di illegalità che veniamo ora a scoprire nel mercato dell’azzardo online sarebbero molto ridimensionate proibendo la pubblicità che nella rete internet è fondamentale per la conoscibilità dei siti. È necessario dunque bloccare immediatamente ogni forma di pubblicità a qualsiasi gioco d’azzardo, in quanto incompatibile con i rischi che ne derivano e con il livello di danno sociale conseguente, ma anche quale essenziale testimonianza sui reali valori perseguiti nell’ordinamento giuridico italiano”.
PressGiochi