UK. Per la Corte i bookie non dovevano pagare le tasse sulle FOBTs, il governo rischia enormi perdite

Nel Regno Unito entra nel vivo il caso FOBTs/VAT che rischia di avere ripercussioni clamorose, soprattutto per le casse governative. Uno dei più grandi bookmaker del Regno Unito ha intentato causa contro l’HMRC (Her Majesty’s Revenue and Customs, il dipartimento del Ministero del Tesoro incaricato della riscossione delle imposte) sostenendo che alcune imposte fiscali sulle FOBTs (la VAT, simile alla nostra IVA) nel periodo tra il 2005-2013 erano contrarie alla legge europea perché violavano la neutralità fiscale. I bookmaker hanno sostenuto di aver pagato sui propri ricavi netti ottenuti dalle FOBTs mentre gli stessi giochi (come slot, o roulette) giocati online, o nei casinò, erano esentati da una simile tassazione.

La decisione emessa dal FTT (First Tier Tribunal, il tribunale di primo grado responsabile della gestione dei ricorsi contro alcune decisioni prese dall’HMRC relative alle tasse) questa settimana sembra aver concordato con i bookmaker sui punti principali della loro argomentazione e quindi potrebbe arrivare un sostanzioso bonifico che aprirebbe la strada a molti altri possibili ricorsi.

Il FTT ha concluso che trattare le FOBTs in modo diverso ai fini dell’IVA, per la maggior parte dei giochi, “ha violato il principio di neutralità fiscale”.

L’FTT non ha preso una decisione in merito al livello di rimborso dovuto e l’HMRC ha il diritto di presentare domanda di ricorso.

“Questa è chiaramente una decisione importante- commenta la GBGC, l’autorevole società di consulenza del settore- non solo per il bookmaker che ha presentato la causa, ma anche per tutti i bookmaker che hanno pagato la VAT sulle FOBTs durante il periodo in questione. A livello di settore, la richiesta di rimborso sarà significativa. GBGC stima che la vincita lorda totale del FOBTs per il periodo in esame è stata di circa £ 8,5 miliardi di sterline”.

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