Vogliono la modifica della legge regionale in materia di contrasto al gioco d’azzardo e chiedono che, almeno, essa non coinvolga i locali e gli apparecchi già attivi prima dell’entrata in
Vogliono la modifica della legge regionale in materia di contrasto al gioco d’azzardo e chiedono che, almeno, essa non coinvolga i locali e gli apparecchi già attivi prima dell’entrata in vigore della norma stessa. Sono i lavoratori del gioco legale, che si sentono penalizzati dalle nuove norme in particolare sulle slot machine.
Stamattina, martedì 24 luglio, una folta delegazione di rappresentanti dei lavoratori impiegati nel comparto del gioco lecito è stata ricevuta in Consiglio regionale dal presidente Nino Boeti.
Già la settimana scorsa i lavoratori avevano manifestato davanti a Palazzo Lascaris, e lo stesso Boeti era sceso in strada ad ascoltare la loro voce assumendo l’impegno di ascoltarli in audizione.
I vari interventi hanno voluto spiegare come questa legge abbia messo in ginocchio l’intero settore. Dal 20 novembre scorso a oggi una novantina di persone sono state licenziate, altre lo saranno nei prossimi mesi. Sono state stimate cinquemila unità coinvolte dal provvedimento in tutto il Piemonte.
Gli operatori del settore chiedono di rivedere in parte la legge, almeno per permettere di lavorare a chi già da prima operava in questo settore, in quelli che soltanto in seguito alla legge sono diventati “luoghi sensibili”. Gli apparecchi – è stato sottolineato – rappresentano solo il 24% del comparto in termini di fatturato, ma sono il 70% dell’occupazione.
In Piemonte la nuova legge regionale interessa un comparto che supera i diecimila posti di lavoro. “Non si cura la malattia con i divieti e non si aiutano i disperati creandone altri per questo chiediamo alla politica di aiutarci attuando norme preventive a tutela delle persone malate, garantendo la sopravvivenza del settore”, hanno concluso i lavoratori.
Una seconda delegazione audita, composta da esponenti di Italia Nord Giochi di Trofarello, ha chiesto al contrario che il Consiglio regionale non faccia passi indietro sull’applicazione della legge. “E’ importante – osservano i lavoratori di questa azienda, che produce giochi automatici basati sull’abilità del giocatore – combattere il gioco d’azzardo, basato sulla robottizazione dei giocatori illusi da false promesse. E sostituirlo con macchinette che propongano giochi liberi, leciti e capaci di stimolare le reali abilità dei giocatori”.
PressGiochi