La Bulgaria ha notificato alla Commissione Europea un emendamento di modifica alla legge sul gioco. La scadenza per il consueto periodo di stand still è il: 15/10/2018. “Il nuovo testo-
La Bulgaria ha notificato alla Commissione Europea un emendamento di modifica alla legge sul gioco. La scadenza per il consueto periodo di stand still è il: 15/10/2018.
“Il nuovo testo- spiegano in sintesi i richiedenti- propone emendamenti all’atto intesi ad armonizzare le norme sulla pubblicità per il gioco d’azzardo con analoghe disposizioni alla pubblicità di bevande alcoliche, tabacco, e sostanze stupefacenti con lo scopo di tutelare l’interesse pubblico. A tale riguardo, il progetto specifica il concetto di pubblicità introducendo una distinzione tra la pubblicità diretta e quella indiretta”.
Nel dettaglio: “Ai sensi dell’articolo 9, paragrafo 2 dell’attuale legge sul gioco d’azzardo-spiegano i proponenti- è vietato organizzare il gioco d’azzardo senza la relativa licenza di gioco emessa dalla Commissione statale del gioco d’azzardo. L’esperienza pratica ha mostrato che alcuni aspetti delle attività di gioco d’azzardo, come i pagamenti delle vincite e la distribuzione dei biglietti, hanno luogo in siti non autorizzati e che esiste un rischio di frode o contabilità parallela. A tale riguardo, il progetto di atto integra il divieto esistente di svolgere attività di gioco d’azzardo senza licenza, compresa la vendita di titoli relativi al gioco d’azzardo e il relativo pagamento di vincite da parte di persone ed entità non autorizzate ai sensi della legge.
Oltre alla maggiore protezione delle persone con disturbi del gioco d’azzardo introdotte dal Gambling Act, viene proposta una modifica alla disposizione principale dell’articolo 10 dell’atto. Il divieto previsto nella versione attuale dell’articolo 10, paragrafo 1 sulla pubblicità rivolta ai minori non è applicabile nella pratica. La pubblicità di solito si rivolge a un pubblico non specificato ed è impossibile garantire che l’atto venga implementato su questo punto. La legislazione che vieta la pubblicità del gioco d’azzardo si applica a tutte le persone. Al fine di evitare che il divieto sia interpretato come solo indirizzato ai minori, il chiarimento deve essere rimosso.
A tale riguardo, il progetto di atto specifica il concetto di pubblicità introducendo una distinzione, prevista da altra normativa, tra la pubblicità diretta e quella indiretta”.
“Al fine di evitare un divieto totale sulla pubblicità consentita delle attività di gioco d’azzardo, che non serve l’interesse pubblico (ad esempio, la visualizzazione del nome della società sponsor sulla t-shirt sportive, pannelli, barriere ed altre piattaforme durante eventi sportivi e culturali, ecc .), l’atto introduce un divieto solo sulla pubblicità relativa ai prodotti e ai beni senza gioco d’azzardo, ma che contiene messaggi commerciali o raccomandazioni che utilizzano direttamente o indirettamente il nome della società che organizza le attività di gioco o il nome del gioco.
Il Gambling Act proibisce solo la pubblicità diretta, ma l’esperienza pratica ha dimostrato che l’annuncio autorizzato dei risultati di gioco e le vincite guadagnate dai singoli giocatori, che è attualmente consentito dalla legge come pubblicità indiretta, è diventato una forma proibita di pubblicità diretta. La pubblicità che mostra i giocatori vincenti contiene affermazioni che lasciano intendere che l’importo vinto attraverso il gioco d’azzardo aiuterà i partecipanti a risolvere i loro problemi personali e finanziari. In sostanza, si tratta di una pubblicità diretta che contiene un messaggio per i consumatori e suggerisce che l’attività di gioco organizzata dalla rispettiva società è un mezzo per raggiungere il benessere personale”.
“L’atto- concludono- prevede che le informazioni che possono essere rese note ai sensi dell’articolo 10, paragrafo 2, includano solo il nome del gioco e il sorteggio pubblico, il che garantirà apertura e trasparenza al momento del disegno delle combinazioni vincenti.
In connessione con l’emendamento proposto all’articolo 10, paragrafo 1 della legge sul gioco d’azzardo, è necessario abrogare il paragrafo 6. Le norme speciali per la pubblicità di gioco d’azzardo devono essere abrogate in considerazione del divieto di pubblicità di giochi d’azzardo diretti e indiretti introdotta da tale atto.
Le proposte sono in linea con la giurisprudenza della Corte di giustizia dell’Unione europea del 14 dicembre 2017, causa T-304/16, BET365 Group Limited contro Proprietà intellettuale dell’Unione europea Ufficio), in base al quale sono ammesse restrizioni alla condotta e alla pubblicità delle attività di gioco d’azzardo.
L’atto proposto è conforme ai principi di tutela dell’interesse pubblico stabiliti dalla legislazione nazionale e dell’UE, pur mantenendo la libertà di parola e la non discriminazione”.
PressGiochi