Luca Cassiani, consigliere del Partito Democratico in Piemonte, ha dimostrato la propria solidarietà agli operatori del settore che ieri hanno protestato davanti Palazzo Lascaris per chiedere alcune modifiche alla legge
Luca Cassiani, consigliere del Partito Democratico in Piemonte, ha dimostrato la propria solidarietà agli operatori del settore che ieri hanno protestato davanti Palazzo Lascaris per chiedere alcune modifiche alla legge regionale n° 9/2016. Cassiani inoltre, promette delle azioni in prima persona per intervenire sulla norma che sta provocando questa crisi occupazionale. Proprio la “retroattività” della legge è al centro delle richieste degli operatori e delle proposte del consigliere. Su questo argomento dunque, è possibile la riapertura di un dibattito che potrebbe modificare sensibilmente una situazione che è estremamente problematica per il settore a causa della durezza dei limiti imposti dalla norma riguardo le distanze dai luoghi sensibili.
In che modo crede che verranno accolte le istanze dei lavoratori dal Consiglio regionale?
Spero che vengano tenute in considerazione. Come tutti i lavoratori che rischiano di perdere il posto, gli operatori del gioco legale meritano attenzione. Bisogna agire affinché si evitino ulteriori licenziamenti, sono stati già troppi e questo è inaccettabile.
Quale modifica potrebbe essere introdotta alla legge sul gioco per tutelare anche l’occupazione e le aziende del settore?
In questi giorni presenterò un emendamento che ha due ambiti di applicazione: contrastare la crisi che sta colpendo un comparto che ha una grande numero di occupati e contrastare il gioco illegale. Il distanziometro deve essere applicato solo sulle nuove concessioni, per quelle vecchie, ora che le slot sono diminuite come richiesto dalla Conferenza Unificata è assurdo continuare. Non si possono eliminare le slot da un giorno all’altro, nè mettere in ginocchio un settore che dà lavoro in piemionte ad oltre 3500 persone, che hanno gli stessi diritti dei lavoratori licenziati dall’industria. A Torino, cancellando improvvisamente il gioco legale, c’è stato un boom di quello illegale. Lo dicono i dati della Guardia di Finanza e le cronache quotidiane.
In Regione avete avuto riscontri effettivi sull’aumento di offerta illegale come conseguenza del divieto imposto lo scorso novembre?
Come ho già accennato, sulla stampa si legge quotidianamente dell’aumento esponenziale del gioco illegale. Vengono sequestrati totem, macchine abusive, computer non collegati etc. Ho chiesto alle Commissioni Sanità e Commercio del Consiglio regionale di programmare un’audizione con i vertici della Guardia di Finanza allo scopo di informare il Consiglio e aggiornarci sull’attività di prevenzione del crimine e sequestro di macchine illegali.
Il Governo nazionale ha approvato il divieto totale alla pubblicità del gioco d’azzardo, misura che provocherà la perdita di molti posti di lavoro nel settore lecito. Cosa ne pensa?
Non sono contro il divieto di pubblicità, ma bisogna agire in maniera omogenea e non colpire solamente alcuni settori. I divieti devono essere applicati realmente anche a lotto, gratta e vinci, scommesse on line etc. In TV continua la pubblicità dei gratta e vinci anche e delle piattaforme per i casinò on line in fascia protetta. La vera piaga di cui nessuno parla sono le piattaforme per il gioco on line, da casa, dal proprio pc o cellulare. Inoltre è assurdo che si consenta alle Poste Italiane di consigliare ai pensionati l’acquisto dei Gratta e Vinci al momento del ritiro della pensione.
PressGiochi