29 Dicembre 2024 - 19:57

Codacons: “Da Confindustria parole vergognose, mette gli interessi economici delle imprese prima della salute pubblica”

“Dichiarazioni vergognose e indegne”. Così il Codacons bolla la posizione assunta oggi da Confindustria nel corso dell’audizione davanti alle commissioni Finanze e Lavoro contro la parte del Dl Dignità che

18 Luglio 2018

“Dichiarazioni vergognose e indegne”. Così il Codacons bolla la posizione assunta oggi da Confindustria nel corso dell’audizione davanti alle commissioni Finanze e Lavoro contro la parte del Dl Dignità che blocca le pubblicità dei giochi.

“Il mondo dell’industria sembra voler mettere gli interessi economici delle imprese che operano nel settore dei giochi prima della salute degli italiani, criticando un provvedimento, quello sulla pubblicità, assolutamente indispensabile considerata la piaga della ludopatia in Italia – spiega il presidente Carlo Rienzi – Confindustria finge di non sapere che proprio gli spot martellanti del gioco spingono gli utenti a sviluppare dipendenza e comportamenti a rischio, ed è gravissimo fare pressioni per cancellare una norma che va nella direzione di tutelare la salute pubblica e ridurre i costi sociali determinati dalla ludopatia, pari in Italia a 2,7 miliardi di euro annui” – aggiunge Rienzi.

 

“Autorevoli studi hanno dimostrato- prosegue il Codacons- attraverso ciò che emerge da una Risonanza Magnetica Funzionale, che la pubblicità del gioco attiverebbe aree cerebrali di desiderio inducendo conseguentemente una compulsione al gioco. Più nello specifico la ricerca prova che in giocatori problematici la visione delle foto di gioco è stata associata ad una maggiore attivazione cerebrale delle aree occipitotemporali, della corteccia cingolata posteriore, del giro paraippocampale e dell’amigdala rispetto alla popolazione normale; aree cerebrali importanti per il controllo delle emozioni e del comportamento impulsivo. Per tale motivo, se proseguiranno le pressioni contro il Dl Dignità, sarà inevitabile una denuncia contro Confindustria per istigazione al gioco d’azzardo e concorso in lesioni gravissime a danno dei malati da gioco”.

PressGiochi